Un dolore doppio che non può placarsi e che la famiglia di Giulia Tramontano, uccisa il 27 maggio del 2023 insieme al piccolo Thiago che portava in grembo, ha cercato da subito di trasformare in qualcosa di significativo per gli altri. Giulia è stata brutalmente assassinata dal compagno Alessandro Impagnatiello, condannato all’ergastolo in primo grado lo scorso 25 novembre dalla Corte d’Assise di Milano. Da quel maledetto giorno, i genitori di Giulia e la sorella Chiara hanno parlato, con coraggio e dignità, non solo di tutto ciò che hanno perso insieme alla giovane 29enne, ma anche di quanto io ricordo di Giulia non dovesse morire con lei. Per questo, proprio nel giorno del 31esimo compleanno della sorella, Chiara Tramontano ha annunciato la pubblicazione di un libro, “Non smetterò mai di cercarti”, in uscita il prossimo 13 maggio.
“Ho passato due anni a cercare risposte, a immaginare altri finali, a ricostruire pezzi di te per non crollare. Poi ho scelto di raccontare tutto, mettendomi a nudo, e scrivendo un libro per te”, racconta Chiara, che scrive su Instagram un pensiero rivolto direttamente alla sorella. “Cara Giulia, oggi sarebbe stato il tuo compleanno. Vorrei poterti dire ‘buon compleanno’ con la leggerezza di chi ha imparato a lasciar andare, ma io non ci riesco (…) In questa vita avrei voluto fare di più. Avrei voluto salvarti. Avrei voluto che il destino fosse meno crudele e non permettesse che mani violente ti strappassero da noi”. Il libro “parla della tua storia, della nostra, del dolore che vivono i familiari di una vittima di femminicidio”. E, sottolinea Chiara, “della disperazione, ma anche della forza che abbiamo dovuto trovare per combattere, per chiedere giustizia, per non arrenderci. Parla della ricerca di te senza fine, e del tentativo di ricominciare a vivere”. Il libro racconta Giulia e ciò che ha vissuto, un modo non solo per affrontare il lutto e trasformare la scrittura in catarsi, ma per dar voce a chi purtroppo non può più parlare e lo fa grazie all’amore di chi non dimentica e non potrà mai scordarla.
“Ogni giorno imparo che il dolore non è qualcosa da superare ma un compagno silenzioso con cui camminare. Non ho cercato risposte impossibili, ma un modo per trasformare l’assenza in presenza”. Il libro si chiude con una lettera dedicata alla nipotina nata lo scorso ottobre, figlia del fratello Mario, alla quale è stato dato il nome Giulia, “trasformando il dolore in un’eredità d’amore”.