Di Paolo Rapeanu
Giada – nome di fantasia – ha 47 anni, due figli e una storia molto particolare da raccontare. Preferisce non mostrarsi in volto per motivi di privacy. “Alienazione genitoriale”, questo il termine utilizzato per definire, in estrema sintesi, la situazione che dice di vivere da tempo la donna. “Mi sono separata, e il mio ex mi ha promesso vendetta, dicendomi che mi avrebbe portato via i figli. Così è stato: tra bugie e denigrazioni è riuscito a plagiarli, utilizzandoli come braccio armato contro di me”. Una versione ovviamente “di parte”, quella di Giada. Che le racconta tremando, a tratti, come una foglia: “I miei figli mi adoravano, poi tutto d’un tratto sono andati a vivere dal padre. Mi hanno accusata di non volergli più bene, ma è assurdo: l’amore di una madre verso i propri figli è incondizionato”.
Un caso che ha anche strascichi giudiziari, fatti di accuse e querele: “I miei figli hanno subito una manipolazione, vengono utilizzati dal mio ex per vendicarsi del fatto che sono stata io a volermi separare. Sono una madre negata dell’amore dei figli a causa, purtroppo, della voglia di vendetta del loro padre. Rivendico il diritto alla bigenitorialità”, dice Giada, “c’è anche una legge che la garantisce, se un genitore fa in altro modo commette un reato. Purtroppo, però, le istituzioni stanno facendo ancora ben poco: servizi sociali e tribunali devono darsi da fare per fare in modo che si possano evitare simili situazioni. I figli devono avere una madre e un padre, e devono stare sereni e vivere tranquilli, senza condizionamenti”.











