«Consentitemi in quest’occasione di esprimere piena soddisfazione per il ruolo che hanno giocato le regioni in quest’azione referendaria. Insieme agli otto Consigli regionali abbiamo lavorato con il massimo impegno e grande rapidità per arrivare al referendum del 17 aprile». Il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau ha chiuso questa mattina la conferenza stampa nazionale convocata a Roma alla Camera dei Deputati dal Comitato delle regioni referendarie, coordinate dal presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Piero Lacorazza. L’incontro con la stampa è stata l’occasione per avviare la campagna referendaria per il sì ed illustrare nel dettaglio il quesito referendario.
«Questo referendum ha un significato politico importante – ha sottolineato il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda, intervenuto dopo Piero Lacorazza (Basilicata) Roberto Ciambetti (Veneto), Enzo Di Salvatore del Comitato nazionale Notriv e Maria Maranò del Comitato nazionale “Vota sì per dire no alle trivelle” – considerato che mette la parola fine alla possibilità di ritornare indietro sul rilascio di nuove autorizzazioni a piattaforme petrolifere in mare. Stiamo lavorando ad una campagna nazionale che coinvolgerà direttamente i territori con la consapevolezza che i cittadini sono dalla nostra parte per riaffermare diritti non negoziabili come quello alla salute e alla difesa dell’ambiente. Un errore la scelta da parte del Governo di non cogliere l’occasione dell’ election day – ha concluso il presidente Ganau – ecco perché rivolgo anche io un appello a tutti gli organi di informazione per aiutare i cittadini ad avere accesso a tutte le informazioni. Le regioni sono in campo da oggi per portare a casa il risultato».











