Un furto che è già storia, quello avvenuto una settimana fa al museo del Louvre a Parigi, dove sono stati trafugati 8 gioielli della collezione di Napoleone dal valore inestimabile.
Nelle scorse ore gli agenti della Brigata per la repressione del banditismo e la polizia di frontiera ha fermato un uomo di origini algerine che stava per tornare nel suo paese, sospettato di essere uno dei responsabili del furto milionario.
Sempre ieri sera la Brigata di ricerca e di intervento ha arrestato un uomo che stava partendo per Mali a Seine-Saint-Denis. In entrambi i casi si tratterebbe di soggetti reclutati di commissione ed esperti in operazioni di questo calibro.
Il portavoce del sindacato di polizia CFTC Alex Ronde, stando a quanto dichiarato in un’intervista rilasciata a Europe 1, dietro questi due sospettati c’è una rete di malviventi molto bene organizzata. L’obiettivo ovviamente è quello di “smantellarla al più presto per ritrovare i gioielli e restituirli al museo del Louvre in buone condizioni”.
Ciò che preoccupa infatti è ritrovare il tesoro da 88 milioni di euro, di cui al momento non vi è alcuna traccia.
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