Francesca Ghirra: “Ecco con quali progetti mi candido a diventare la prima sindaca donna di Cagliari”

La candidata del centrosinistra presenta i punti principali del suo programma: “Cagliari una grande città dell’acqua. Ancora più attenzione e occasioni di lavoro per le periferie, per Pirri, Molentargius e Santa Gilla. La Fiera deve diventare un polo convegnistico. Sono per il diritto di cittadinanza a tutte le persone di ogni colore, razza, sesso e religione”. Attacco a Truzzu: “Lui pensa alla Regione, io alla mia città”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Le primarie l’hanno incoronata e, dopo aver travolto Marzia Cilloccu e Matteo Lecis Cocco Ortu, Francesca Ghirra è già al lavoro per formare la coalizione con la quale spera di vincere le elezioni comunali il prossimo sedici giugno. Ex assessora all’Urbanistica, potrebbe essere il primo sindaco donna di Cagliari: “Ho dimostrato di avere capacità di fare squadra, oltre all’essere donna sono stata scelta per le competenze maturate in questi anni e per il nuovo sguardo che ho nei confronti dello sviluppo della città. Sant’Elia, Is Mirrionis, Sant’Avendrace, Pirri: voglio continuare a riqualificare il territorio, dando nuove possibilità di lavoro ai cittadini e valorizzando alcuni nostri fiori all’occhiello come le zone umide quali Molentargius e Santa Gilla, dove si può fare non solo pesca ma anche, per esempio, riattivare le saline”. La Ghirra nota che Cagliari è circondata dall’acqua, quella degli stagni da una parte e quella del mare dall’altra: “La presenza di Luna Rossa, nonostante il sogno olimpico sfumato, ha fatto capire a tutti che si può investire di più sugli sport nautici. Per la Fiera penso a un futuro da polo convegnistico, dove attrarre figure professionali legate a vari settori dello sviluppo”.

L’eredità politica è quella di Massimo Zedda, suo compagno di partito: “Voglio portare avanti quanto di buono è stato fatto e apportare correttivi su temi critici, come quello dell’attenzione ai cittadini e agli investimenti nelle zone periferiche”. Un passato politico in Sel e un presente in Campo Progressista, questi i due partiti nei quali ha militato e milita la Ghirra. Il suo attuale unico sfidante, Paolo Truzzu (FdI) arriva dalla destra storica. Insomma, due “estremi” in battaglia? “No, le differenze ci sono, io appartengo a una sinistra moderata, e siamo diversi anche per i temi trattati. Io sono per ampliare i diritti di cittadinanza a tutte le persone di ogni colore, razza, sesso e religione, e voglio una Cagliari moderna e contemporanea e non che guardi come modello di sviluppo agli anni Novanta”. Da settimane lo slogan della Ghirra è “L’accento su Cagliari”, quattro parole che incuriosiscono: “Le abbiamo scelte giocando sulla mia cadenza ‘cagliaritana’ e per rimarcare un’altra grande differenza con Truzzu: lui è consigliere regionale ed è stato nominato presidente della commissione Bilancio, io ho sempre lavorato con passione per la mia città. Ecco”, sottolinea la candidata a sindaca del centrosinistra, “io metto l’accento su Cagliari, altri non so su cosa si concentreranno”.


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