Forza Italia, terremoto nell’Isola: partito in rivolta contro Cappellacci

Mentre sono in corso le trattative per le regionali nel centrodestra appello di Cicu, Pittalis, Zedda e i consiglieri regionali a Berlusconi: “Per troppo tempo abbiamo assistito ad un’azione solitaria ed arbitraria, priva di risultati politici ed elettorali, che sta conducendo Forza Italia in un pericoloso baratro”


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Forza Italia, terremoto nell’Isola. Partito in rivolta contro il coordinatore regionale Cappellacci. Un appello scritto dai “massimi rappresentanti di Forza Italia in Sardegna” – Salvatore Cicu (Eurodeputato PPE – FI); Pietro Pittalis (Deputato FI); Alessandra Zedda (Consigliere Regionale FI); Stefano Coinu (Consigliere Regionale FI); Antonello Peru (Consigliere Regionale FI); Marco Tedde (Consigliere Regionale FI) – che in una lettera rivolta al Presidente Silvio Berlusconi chiedono una nuova ed immediata guida del partito per realizzare quell’unità che compatti la migliore squadra di Forza Italia e favorisca l’alleanza di un centrodestra più ampio e coeso possibile.

“Se ci sono delle certezze che da sempre hanno guidato la nostra azione politica, le nostre scelte, la nostra appartenenza a Forza Italia, queste sono rappresentate dai valori fondanti del nostro partito e dalla continua ed ininterrotta fiducia nel Presidente Silvio Berlusconi. Un legame che fin dal ’94 ha acceso in tutti noi un sogno e una passione politica che ancora oggi restano il nostro punto cardine più importante. Ebbene, a fronte di queste certezze, spiace constatare come oggi, la gestione di Forza Italia in Sardegna, sia da troppo tempo improntata e sminuita da un coordinamento regionale con una gestione individuale, senza confronto, contraria ai principi dettatati dalla nostra carta dei valori, che, sta letteralmente svendendo la storia e il percorso del partito a scapito di tutti”.

“Siamo sconcertati – dichiarano i rappresentanti di Forza Italia – dalla gestione del partito in Sardegna. Sconcertati dal mancato coinvolgimento dei territori, dei sindaci, degli amministratori locali; sconcertati dall’esclusione continua dalle scelte più importanti per il destino del partito. Per troppo tempo abbiamo assistito ad un’azione solitaria ed arbitraria, priva di risultati politici ed elettorali, che sta conducendo Forza Italia in un pericoloso baratro”.

“Il partito, la sua base, i suoi esponenti, i territori sono stati esclusi ed espropriati dei propri ruoli guida in nome di un agire che non ha mai contemplato parole come partecipazione, condivisione, collegialità. Oggi – proseguono i rappresentanti di Forza Italia –Abbiamo sentito il dovere di dire basta. Abbiamo il dovere di richiamare la ricchezza della nostra storia e di ciò che possiamo fare per la Sardegna. Siamo, la Forza Italia ancora anima del partito. Pensiamo che, al fine di riportare Forza Italia a lottare per affermarsi tra le persone e i loro bisogni, ed essere ancora guida per la nostra Sardegna, occorra chiarezza, unità che solo l’autorevole e necessario intervento del Presidente Silvio Berlusconi può garantire”.

La replica. “Un partito aperto al dialogo è sempre pronto ad ascoltare tutte le posizioni, anche quelle più distanti ed espresse da una minoranza. Le regole basilari e la responsabilità suggeriscono di confrontarsi, discutere e perfino scontrarsi nelle riunioni interne, peraltro già convocate a breve, anziché attraverso comunicati stampa. Resto pertanto aperto al confronto, alla sola condizione che si svolga nel suo alveo naturale, con il metodo democratico negli organi di partito. Invito al confronto chi oggi esterna senza riflettere, assicurando che anche le minoranze saranno sempre ascoltate, coinvolte e valorizzate”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia.

 

 

 


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