Più sinergia tra i Consorzi per difendere i formaggi di qualità dalle contraffazioni, per rafforzare i controlli sui prodotti che evocano le Dop e per nuove azioni di promozione sui mercati internazionali. Nella tarda serata di ieri, nelle tenute di Sella & Mosca, al termine dell’assemblea Afidop (l’Associazione dei formaggi italiani Dop) è stato siglato il “Patto di Alghero” tra i Consorzi di tutela, con l’obiettivo di fare squadra sia sul fronte della difesa delle Denominazioni di origine sia per incentivare l’innovazione di filiera. Tra i promotori, il Consorzio del Pecorino romano, quello del Pecorino sardo ma anche del Parmigiano reggiano, del Grana padano, dell’Asiago e del Gorgonzola. Un comparto che solo per i formaggi, che rappresentano la categoria principale delle Dop e Igp italiane, ha un valore alla produzione di 3,7 miliardi di euro per un’incidenza di oltre il 57% sul totale del comparto Food.
L’ASSEMBLEA. Nel pomeriggio l’assemblea di Afidop ha approvato il bilancio 2015. Nel corso della riunione si è discusso anche delle attività 2015 e dell’anno in corso, con la partecipazione alle più importanti fiere internazionali (tra queste il Gulfood di Dubai e il Sial di Parigi), il più importante momento di promozione dei prodotti caseari italiani. Nel 2015 Afidop ha poi finanziato un progetto di informazione sulle Dop, visto che mancava un riferimento bibliografico internazionale elaborato dall’Italia.
All’assemblea hanno partecipato il viceministro delle Politiche agricole, Andrea Olivero, l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi e i presidenti di numerosi organismi di tutela. La Sardegna era rappresentata dal Consorzio del Pecorino romano (con il presidente Salvatore Palitta), del Pecorino sardo (Nino Mura) assieme a vari vertici di aziende lattiero casearie isolane.










