Fondi europei, l’affondo della Barracciu: “Commissariate Cappellacci”

Duro attacco della candidata alle primarie: “La Regione ha dimostrato ampiamente di non sapere spendere i finanziamenti che arrivano da Bruxelles per la nostra isola”

Francesca Barracciu chiede che la giunta Cappellacci venga commissariata. Lo ha annunciato stamattina in una conferenza stampa la candidata alle primarie del centro sinistra per le elezioni regionali.” Non possiamo permettere che questa giunta possa entrare in merito alla programmazione dei prossimi fondi comunitari 2014/2020 – ha spiegato – la Regione Sardegna ha dimostrato di non saper spendere i fondi europei, e vista la situazione di crisi che attanaglia l’isola, questo è davvero un paradosso. Occorre un’azione incisiva per mandare a casa questa giunta e un’idea precisa su cosa fare e quali sono le priorità per la Sardegna. Chiedo la massima attenzione delle parti sociali e in particolare dei sindacati e di tutte le associazioni perchè si attivino per vigilare sui prossimi programmi di spesa”. Secondo Francesca Barracciu non si può più improvvisare e serve una task force che riunisca tutte le forze in campo per ottenere i fondi e per utilizzarli in termini incisivi. “Il mio programma di governo è in linea con  le direttrici che indica l’Europa – ha detto la candidata presidente –  e che calzano a pennello alla Sardegna. Idee chiare sul futuro dell’isola che puntano, in particolare, su formazione e ricerca . La Sardegna deve progettare una crescita sostenibile che mette al centro dei suoi programmi l’ambiente come prima ricchezza da utilizzare in modo rispettoso e di conseguenza un modello di sviluppo che abbia come priorità l’ agricoltura e il turismo. Lo sviluppo economico dell’isola dovrà puntare il recupero delle fasce sociali penalizzate dall’attuale situazione economica e del lavoro eliminando le differenze  e le disuguaglianze per ridare alle persone dignità e prospettive occupazionali attraverso politiche che superino l’approccio di tipo assistenziale . Dal punto di vista operativo sarà necessario costituire una task force, un vero gabinetto di guerra, che si occuperà di spese e fondi europei. Una struttura agile dove vengono messi insieme il bilancio della regione e le risorse europee con un ufficio interassessoriale necessario per programmare e raggiungere priorità d’azione anche con la semplificazione dei bandi. In questi anni è mancata la capacità di organizzare il sistema tecnico amministrativo che ormai è allo sbando”. I dati della Ragioneria dello Stato preoccupano e dimostrano che le risorse messe a disposizione dall’Europa sono state ullteriormente ridotte. “Alla Sardegna  sono stati sottratti 340 milioni di euro nel 2012 per l’incapacità di spesa dell’attuale giunta Cappellacci – precisa francesca Barracciu – sono dati oggettivi e inconfutabili. La Sardegna è l’unica regione  a cui il governo ha sottratto il 20 per cento dei fondi europei . E’ un fatto gravissimo perchè con quei fondi si sarebbe potuto finanziare un progetto contro la dispersione scolastica. Se queste somme fossero state riversate nel sistema economico e sociale della Sardegna, occorre tenere conto che per tutta l’Italia sono stanziati circa 400 milioni di euro, si sarebbero potuti risolvere tantissimi problemi. La situazione finanziaria è  totalmente fuori controllo. Non abbiamo i dati su quali siano i fondi spesi e non sappiamo se ne rimangono ancora inutilizzati. E’ un disastro per la Sardegna che all’ Europa ha mostrato una totale incapacità di programmare e incapacità di spesa. Serve un’ operazione verità sui fondi europei”. Francesca Barracciu non risparmia frecciate nei confronti di Ugo Cappellacci. ” La demagogia e i proclami lanciati  dall’attuale governatore – continua Francesca Barracciu – si sono dimostrati privi di fondamento. I fatti hanno smentito le dichiarazioni di Capellacci che annunciava un aumento di fondi disponibili per la regione Sardegna, che essendo tra quelle considerate iin transizione avrebbe dovuto avere a disposizione 1.348.000 euro negli anni 2007/2013 e  aveva sbandierato un aumento di 348 milioni di euro . La previsione prevede una perdita di 300 milioni. Il saldo dell’attività regionale sulle politiche europee è disastroso  sul livello di spesa e  sulle previsioni delle disponibilità finanziarie che avremo nei prossimi anni. La stima sui fondi regioni in transizione non solo non conferma il  1.348.000 ma è già ridotto a 1.031.000 . Da una previsione interna emersa nella conferenza delle regioni si prevede un’ulteriore riduzione a 999 milioni di euro per le regioni in transizione. Un disastro. Oggi serviva mettere in evidenza le responsabilità del disastro e della mancanza di idee e di programmi rispetto ai fondi destinati alla Sardegna dall’Europa .