La Sardegna, che avrebbe dovuto essere la prima regione italiana ad approvare una legge sul fine vita, vede il provvedimento bloccato nel consiglio regionale. La proposta di legge “Liberi Subito”, promossa dall’associazione Luca Coscioni, è infatti ancora ferma in commissione sanità, a cui era stata assegnata lo scorso 15 novembre. Un rallentamento che stride con le ambizioni iniziali. Il testo era stato presentato ufficialmente in una conferenza stampa a novembre 2024 alla presenza di Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, del presidente del consiglio regionale insieme al segretario del partito democratico Piero Comandini, e di tutti i capigruppo del cosiddetto “campo largo”, oltre alle commissioni competenti in materia di sanità e lavoro. La Sardegna avrebbe dovuto approvare la legge entro i primi mesi del 2025, diventando la prima regione italiana a dotarsi di una normativa in materia. Tuttavia, altre priorità politiche e amministrative hanno rallentato l’iter. Questioni come la riorganizzazione del sistema sanitario regionale e la definizione delle aree idonee per le energie rinnovabili hanno avuto la precedenza, impedendo alla commissione sanità di avviare la discussione sul testo. Nel frattempo, un’altra regione ha superato la Sardegna: la Toscana è diventata la prima in Italia ad approvare una legge sul fine vita, togliendo all’Isola il ruolo di apripista che sembrava destinata ad avere.