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Ha lavorato per quattro mesi al Cup dell’Assl: cuffie e pc davanti agli occhi, per otto ore al giorno ha fissato controlli e visite mediche di migliaia di sardi malati. Adesso, per Federica Lecca è arrivato il momento di dover fare i conti con un licenziamento inaspettato. Meglio, il non rinnovo del contratto: “Nella mia vita ho fatto di tutto, mi sono sempre arrangiata. La barista, la banconiera, la cassiera. Speravo che questo fosse il lavoro definitivo, e invece è arrivata una brutta mazzata”. È disperata tanto quanto i suoi ventuno colleghi messi alla porta nel giro di poche ore, la Lecca.
“Tutti i miei progetti di vita sono nuovamente andati in fumo, e più si va avanti con l’età più diventa difficile. Partire all’estero? Ci ho pensato, ormai qui in Italia la soluzione finale per tutti sembra proprio essere quella di scappare”.