Era un falso allarme la segnalazione arrivata da un passeggero a bordo del traghetto di linea Santa Teresa-Bonifacio che ha detto di aver visto un corpo in mare con muta e salvagente. Gli uomini della Guardia costiera e della Capitaneria si sono precipitati nel punto indicato ma non hanno trovato nulla, di Davide Caria non c’era traccia. A far sperare che potesse essere lui era stato il particolare del salvagente, perché il cugino, Giovanni Pinna, sopravvissuto per miracolo e ritrovato dopo 24 ore dal naufragio, ha detto che per provare a salvarsi hanno indossato il salvagente sopra la muta.
Continuano dunque le ricerche disperate di Davide, 38 anni, grande appassionato di pesca subacquea come Giovanni, suo cugino, che si sta lentamente riprendendo dalle gravissime condizioni in cui è stato ritrovato.











