Falsi investimenti e raggiro milionario, Roberto Diomedi si difende dal carcere: “Non sono un truffatore”

Il 51enne di Sinnai accusato di aver intascato 4,5 milioni promettendo alle persone facili guadagni sentito dal gip a Uta: “Investimenti fatti a Dubai e altri paesi esteri, non ho mai detto che ci sarebbe stato un guadagno mensile del 5%”. Il suo legale: “Chiederò la scarcerazione”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Due ore e mezzo di interrogatorio, una domanda dopo l’altra fatta dalla giudice per le indagini preliminari Ermengarda Ferrarese a Roberto Diomedi, accusato di essere la mente di una mega truffa, fatta a cinquemila persone, da 4,5 milioni di euro. L’uomo, ex broker 51enne, stando alle accuse di Guardia di Finanza e polizia Postale avrebbe architettato una truffa nei confronti di migliaia di investitori utilizzando il “metodo Ponzi”: soldi in più solo a pochi “fortunati”, ottenuti non realizzando profitti leciti ma utilizzando i denari ricevuti da altri malcapitati. Diomedi è a Uta, e dalla sua cella, assistito dall’avvocato Antonello Garau, si è difeso: “Non sono un truffatore. Gli investimenti sono stati fatti, pietre e metalli preziosi, a Dubai e in altri paesi esteri”. Questa, in sintesi, la posizione rimarcata più volte al gip. Nei prossimi giorni la decisione del giudice: o scarcerazione o permanenza in carcere.
“Il mio assistito ha risposto serenamente a tutte le domande, negando ogni addebito di truffa e garantendo l’esistenza dei prodotti acquistati, meno i costi per i progetti effettuati, cioè pietre e metalli, depositati. Ci siamo detti disponibili alla nomina, anche da parte del tribunale, di un ufficiale giudiziario per procedere alla vendita. Altrimenti, chi ha investito aspetterà e quando si vendono si realizzeranno i profitti, ma non quelli del 5 per cento al mese che non sono mai stati garantiti. Non ci sono mai state compravendite in Italia”, spiega l’avvocato Garau, “le autorizzazioni erano estere. Londinesi, svedesi, come previsto dalle normative. I depositi sono all’estero, anche a Dubai. Attendo la decisione del giudice, sono intenzionato a presentare, o domani o entro lunedì, un’istanza di scarcerazione”.


In questo articolo: