Altre otto ore di sciopero domani per i lavoratori di Energit, che alle 10 e 30 si riuniranno in assemblea sotto la sede dell’azienda per decidere le prossime azioni di protesta. Dopo la prima giornata di sciopero, martedì, c’era stato un incontro nella sede dell’assessorato all’Industria e lavoratori e sindacati avevano incassato l’interessamento da parte della Regione, che aveva chiesto il ritiro delle procedure di licenziamento per i quattro lavoratori. Non solo i responsabili di Energit non hanno recepito la richiesta dell’assessorato, ma sono andati avanti con procedure piuttosto discutibili, come denunciano Slc Cgil e Uilcom. Ai quattro licenziati è arrivato oggi – tramite email – l’invito a sgomberare le scrivanie e restituire i badge domani. Nessuna volontà di mediazione dunque da parte di un’azienda che ha già disatteso gli impegni presi in un tavolo convocato a fine aprile in Confindustria.
Nel mese di aprile infatti, i responsabili di Energit, in vista dell’ingresso nella società di nuovi azionisti, avevano comunicato ai sindacati un piano di riorganizzazione che prevedeva diciannove esuberi e che, secondo l’azienda, sarebbe necessario a risolvere una situazione di crisi economico-finanziaria diventata insostenibile. A fronte di una forte opposizione sindacale, che rimarcava la necessità di mantenere il più possibile inalterati i livelli occupazionali, nel corso di un incontro in Confindustria i vertici di Energit si erano impegnati a rinviare il piano e trovare un accordo sugli esodi incentivati. Dopo l’impegno però, l’azienda è andata avanti in modo unilaterale con i licenziamenti, un comportamento che, per i sindacati, costituisce una grave rottura nelle relazioni industriali e compromette la prosecuzione della trattativa sindacale in corso, per di più durante una delicata interlocuzione con il potenziale nuovo azionista.