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“Non posso lavorare per altri venti giorni, mi dà molto fastidio, e nemmeno prendere il sole”. È sconfortato ma, allo stesso tempo, deciso, Emanuele Bachis, il 20enne di Vallermosa finito all’ospedale dopo essere rimasto vittima di un pestaggio in spiaggia a Gonnesa la notte tra il 14 e 15 agosto scorsi. Qualche ora fa ha protocollato, alla questura di Cagliari, accompagnato dal suo legale Ignazio Ballai, la denuncia contro quelli che, secondo lui sono i suoi aggressori: “Dieci, tutti di Iglesias”. I nomi sono contenuti nel foglio ufficiale che ha firmato. E c’è, in sintesi, tutto il racconto di quella notte di follia: Bachis è” arrivato nella spiaggia di Plagemesu verso le venti del quattordici agosto insieme a due amici”. Verso le due ha notato che un suo conoscente “stava discutendo con altri ragazzi”. Il ventenne si è avvicinato per cercare di calmare le acque: “Un ragazzo del quale non conosco l’identità mi ha detto di farmi gli affari miei, se no mi spaccava la bottiglia in testa che teneva nella mano”. Lui gli ha dato una spinta “per allontanarlo”. Un gesto che, stando alla denuncia, avrebbe scatenato la reazione di altri giovani: “Mi hanno accerchiato” e, nel tentativo di scappare, è caduto. A quel punto è iniziato il pestaggio: “Calci e pugni”, poi sono arrivati i suoi amici e “questi ragazzi” sono scappati. Bachis è andato al Cto di Iglesias per le cure del caso, inizialmente. Alla fine gli sono stati assegnati “trenta giorni di cure”. Le lesioni le ha subìte al volto, sia alla mandibola sia allo zigomo sinistro.
“Adesso sta tornando tutto al suo posto ma dovrò fare altri venti giorni di cure”. I nomi, tutti ragazzi, che compaiono nella denuncia, Bachis li ha fatti dopo che gli sono stati “riferiti da un ragazzo di Iglesias. So chi mi ha ridotto così, voglio giustizia”. L’avvocato di Emanuele Bachis è Ignazio Ballai: “Attendiamo gli sviluppi delle indagini per rendere giustizia al mio assistito che ha subìto un grave pestaggio”.