Elmas potrebbe non fare parte della nuova Città metropolitana. La questione spinosa ha per oggetto il contenzioso tra la città de su masu e il capoluogo sardo. Le motivazioni del Sindaco corrono su due binari paralleli con un duplice esito.
Da una parte Valter Piscedda da Consigliere Regionale, appoggia e promuove l’area metropolitana sostenendo che “è necessario sfruttare al meglio le potenzialità delle singole municipalità, sono anni che stiamo sperimentando le dinamiche dell’area metropolitana all’interno del forum dei sindaci dell’area vasta”. Dall’altra Piscedda avverte: “Le prove tecniche dell’area metropolitana sono scritte e codificate, ad esempio la vecchia 131 è diventata un area a disposizione di tutto il bacino cagliaritano, prima veniva percorsa solo per andare a Sassari, mentre ora è un polo attrattivo commerciale. In tema di sanità il Plus, ovvero le politiche socio sanitarie. Ancora, lo sviluppo industriale il così detto ex-casic, si tratta di problemi che riguardano tutta la provincia. Possiamo parlare di ambiente ogni qualvolta c’è un problema di rischio idrogeologico, la quale coinvolge la collaborazione di risanamento in tutto l’hinterland, e ancora in tema di viabilità, la 130 la 554, ci riguarda tutti, i trasporti limite della linea extra urbana che passa per Sestu. Questi aspetti sono registrati nei piani strategici di ciascun comune e raccolti nel piano strategico intercomunale” L’esponente del Pd assicura: ” Ora è necessario che il territorio sia animato, da sindaci, consiglieri e chi di competenza affinché si capiscano i problemi e le opportunità dell’area metropolitana, a cui non si può dare un colore politico ma una valenza determinante per il futuro delle generazioni” .
Dopo la battuta iniziale il sindaco esprime chiaramente il suo progetto concreto di Area Metropolitana: ” Bisogna riconoscere il ruolo di Cagliari rispetto gli altri comuni dell’hinterland”. E ipotizza come punto di partenza: “Il Sindaco dell’area metropolitana corrisponde al sindaco del capoluogo, almeno in un primo momento, e perché non optare per Zedda”, ha continuato, esprimendo il suo parere contrario al referendum. “Nessun sestese si riconoscerebbe o si considererebbe cagliaritano, non rischiamo di fare i referendum come accadde anni fa per le provincie, nessuno vuol diventare cagliaritano dal momento che non lo è, ma tutti vogliamo far parte dell’area metropolitana perché è una grande risorsa. Alle condizioni date Elmas non entrerà nell’area metropolitana, e se entrerà, uscirà successivamente con delibera del consiglio comunale. Quando ci sono problemi, cause, contenziosi irrisolti non ci si sposa”.
Il sindaco richiama l’attenzione, in modo evidente, al contenzioso decennale che interessa anche i comuni di Monserrato e Quartucciu, riguardante la ripartizione patrimoniale dei beni. Quando questi comuni si staccarono da Cagliari, Elmas ottenne l’indipendenza dal capoluogo nel 1990, non ricevettero i beni immobili e risorse che gli spettavano. “Mi rendo conto che l’area metropolitana senza l’aeroporto, senza la laguna e senza le piccole cose di Elmas viene resa più debole, ma è una questione di dignità perché la cittadina, diventata autonoma, non rientrerà all’interno dello stesso circuito senza riprendersi ciò che gli spetta- ha concluso- saranno adoperate tutte le attività e le risorse possibili per risolvere la questione in tempo utile”.