Il calo di clienti registrato negli ultimi giorni e la nuova restrizione del Governo che impone la chiusura alle 18 porta molti ristoratori cagliaritani a fermarsi. Dipendenti in ferie forzate e nessuna certezza sulla data della riapertura. È uno degli effetti del Coronavirus: senza la possibilità di realizzare coperti al calar del sole, c’è chi ha preferito dire “stop”. Fioccano le chiusure, quindi, soprattutto nei due rioni della movida cagliaritana, Marina e Stampace. “Per il rispetto e la tutela dei nostri clienti e del nostro staff, Antica Cagliari bistrot e ristorante Antica Cagliari hanno preso la sofferta decisione di chiudere momentaneamente al pubblico”, così si legge nella pagina Facebook dell’attività gestita da Alberto Melis. “Ci auguriamo che questo momento difficile possa risolversi al più presto ed in modo positivo per tutti”. Due giorni fa la promessa di dar vita a un servizio di consegne a domicilio “dalla settimana prossima”.
Serrande abbassate, in piazza Yenne, anche da Crudo: “Ci troviamo costretti nell’impossibilità di gestire al meglio le restrizioni del decreto a dover chiudere le porte dei locali della #preepfamily che i nostri amici vivono come casa. La decisione è sofferta e motivata dal fatto che così facendo a breve potremo ancora darvi il meglio nello stare insieme”. A pochi metri di distanza si ferma anche Grotta Marcello: “La responsabilità del primo passo spetta a noi. Per evitare il contagio dobbiamo starcene qualche giorno a casa. Dobbiamo anche correggere qualche comportamento, e questo è dovere e responsabilità di ognuno di noi. Ora dopo ora, ognuno di noi prende e prenderà decisioni importanti. Quella di chiudere per qualche giorno è la nostra”. Anche il Niu nel Corso Vittorio opta per la chiusura “fino a data da destinarsi. Stiamo lavorando per potervi offrire la possibilità di avere i nostri piatti a disposizione a casa vostra e d’asporto”.










