Dolore, lacrime, incredulità. La Sardegna piange l’incredibile sorte del giovane ventenne morto in un pozzo pieno d’acqua in cui si era calato per recuperare il suo amatissimo cagnolino, scivolato nella cavità in campagna forse per inseguire un gatto. San Teodoro è una città in lutto, ma non solo: la morte di Danilo Sulis ha colpito e scosso tutta l’isola che si è stretta intorno ai familiari.
I funerali saranno celebrati questo pomeriggio alle 15 nella chiesa di Santa Teresa di Calcutta a San Teodoro. Il giovane imprenditore nautico, che lavorava nell’azienda di famiglia, si era calato nel pozzo per tentare di recuperare l’animale caduto nella cavità mentre, probabilmente, rincorreva un gatto.
Danilo, dopo essersi tolto alcuni indumenti che indossava e aver appoggiato il cellulare all’esterno del pozzo si è calato all’interno e non è mai più risalito: la morte nella cavità profonda 6 metri e con 3 metri d’acqua, sarebbe sopraggiunta per annegamento e ipotermia. E’ stata la mamma ieri mattina a dare l’allarme e a far partire la macchina dei soccorsi per il ragazzo, che mancava da casa da domenica pomeriggio. L’operazione di recupero del corpo da parte dei vigili del fuoco -si è conclusa alle 15 di ieri dopo l’autorizzazione della Pm di Nuoro Ilaria Bradamente che non ha disposto altri accertamenti e ha restituito la salma ai familiari. Per ora si pensa ad un tragico incidente ma i carabinieri della compagnia di Siniscola e della tenenza di San Teodoro cercano di ricostruire le ultime ore del ragazzo anche attraverso i tabulati telefonici, per capire la dinamica dell’accaduto e risalire all’ora del decesso.