Monserrato – Campagna elettorale al vetriolo, due manifesti del sindaco Locci deturpati con scritte e scarabocchi: “Sono un tossicodipendente di Monserrato”. A pochi giorni dal voto che decreterà la nuova amministrazione comunale, proseguono le manifestazioni di intolleranza nei confronti dei candidati a sindaco: dopo i manifesti di Valentina Picciau strappati dagli appositi spazi dedicati ai candidati, anche Tomaso Locci è stato preso di mira. Un attacco alla persona e non ai programmi, insomma, la faccia della politica “sporca” che gioca a screditare e non tanto a far valere idee e proposte finalizzate a migliorare il territorio, giorni segnati, più che mai, da diffamazioni e prese in giro che si susseguono nei social e che rendono ridicolo il concetto che racchiude l’elezione degli amministratori.
Questo che ha coinvolto il primo cittadino in carica è solo l’ultimo esempio: la lista è lunga e diffusa, le critiche e le prese in giro sono pressoché all’ordine del giorno come se chi si mette in gioco, per ricoprire i ruoli delle istituzioni, fosse un bersaglio a cui sparare la propria frustrazione. La politica, invece, è una cosa “seria” e come tale deve essere affrontata, ed è così che i manifesti deturpati di Picciau e Locci, come le diffamazioni e prese in giro sui social, non possono che lasciare l’amaro in bocca, soprattutto in questo periodo storico particolare in cui le problematiche della società sono talmente gravi e pesanti che il gioco di cattivo gusto e lo scherno devono lasciar spazio solo alla consapevolezza della serietà e della cognizione che, attraverso delibere e proposte, si decide il futuro della comunità.











