Meno corse, meno bus e tanti disagi, sia per i cagliaritani sia per i vacanzieri. Si può riassumere così la denuncia di Michele Vacca, referente per la Sardegna dell’Utp (utenti trasporto pubblico). Nel mirino finiscono la Regione, il Comune, il Ctm e tutta la rete di trasporto sia a Cagliari sia nell’hinterland. Ecco, di seguito, la sua lettera-denuncia.
“Come ogni anno, dalla seconda settimana di agosto alla fine del mese, il servizio Ctm, già pesantemente tagliato dal primo luglio, viene ulteriormente ridotto (dai 400 autisti in servizio fino a giugno si passa ad appena 300 turni giornalieri; di questi molti sono impegnati sulle linee del Poetto, quindi nel resto della città il taglio è ancor maggiore di quel 25%) causando enormi disagi ai turisti e ai cittadini che si muovono su linee diverse da quelle del mare: costretti a estenuanti attese sotto il sole e a viaggiare ammassati col naso nell’ascella di un altro passeggero o a pochi centimetri da chi ha la mascherina sotto il mento o il naso fuori dalla stessa. Sono state sospese anche le linee 29, QSA e University Express, ma a differenza degli anni passati queste riduzioni si sentiranno di più perché la metrocagliari è chiusa per lavori. Le riduzioni del servizio ci possono stare in città che si svuotano d’estate, non in una che si vuole definire turistica: in estate i ragazzini non vanno a scuola, ma si muovono per andare al mare o verso altri luoghi di svago, mentre gli adulti continuano ad andare al lavoro o all’università e ad essi si aggiungono migliaia di turisti. Di notte la situazione è un disastro: a dispetto degli impegni presi dal sindaco in campagna elettorale, il servizio degli autobus notturni non è mai stato attivato nei giorni feriali e nelle linee cittadine, ma resta limitato al solo Poetto e ai soli venerdì e sabato.
Per il terzo anno è iniziato con un mese in ritardo rispetto a prima. L’unico modo per muoversi di notte resta l’auto, ma i parcheggi al Poetto e in centro non bastano e vengono lasciati negli incroci o sui marciapiedi o nelle aiuole del Poetto distruggendole. Tutti i turisti e le persone che non hanno l’auto si riversano sui taxi, ma questi non possono sostenere la domanda di tutto il trasporto notturno e le persone restano a piedi cosi l’estate successiva vanno in altre città. Quest’anno la situazione è ancora peggiore degli altri anni: il sindaco ha firmato per il Ctm un contratto con la Regione che prevede gli stessi chilometri di servizio previsti nel 2009, senza però che l’azienda possa fare i servizi in autoproduzione (a proprio carico).
Dispiace constatare che la stampa abbia pubblicato i comunicati ingannevoli nei quali si annunciava trionfalmente che i chilometri del contratto non sono stati ridotti, facendo passare il messaggio che il servizio sia sempre lo stesso; invece non essendoci più i servizi in autoproduzione il servizio è ridotto e in estate i disagi si sentono ancora di più ma i politici se ne sono sempre disinteressati; salvo poi a settembre, parlare ai convegni Ctm nella Settimana della mobilità sostenibile del servizio urbano come se i tagli estivi non ci fossero e prendersi i meriti per ciò che funziona da settembre a giugno. Convegni senza contraddittorio nei quali i rappresentanti delle associazioni dei consumatori sono invitati solo come partecipanti e non come relatori. Da quando c’è il covid e sono fatti in modalità telematica non è più possibile nemmeno intervenire”.