“La nuova riunione prevista per giovedì 25 febbraio della conferenza di Servizi dimostra che purtroppo la vicenda della diga di Gutturu Mannu non è ancora chiusa. Nella convocazione infatti si parla ancora di “messa in sicurezza (dimissione o opere necessaria per il corretto funzionamento)”: in altre parole, tra le opzioni continua a rimanere quella della demolizione a seguito delle decisioni del Registro Nazionale Dighe. E non potrebbe essere diversamente in mancanza di impegni giuridici precisi, con l’individuazione di un soggetto concessionario e la sottoscrizione di un atto di concessione. Solo così si potrà giungere alla revoca della delibera del dicembre 2020 e scongiurare la demolizione della diga S.Antonio. Non è più tempo di generiche dichiarazioni di intenti: ne abbiamo sentite sin troppe dal 2015.” Lo dichiarano











