Detenuto armato di lamette semina il panico nel carcere di Sassari

Momenti di grande tensione nel carcere di Sassari: un detenuto marocchino affetto da Aids ha minacciato e poi aggredito con una lametta tre agenti della polizia penitenziaria. Due giorni fa un altro detenuto italiano affetto dalla stessa malattia ha sputato in faccia ad un agente.


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Casa Circondariale di Sassari, momenti di tensione, detenuto marocchino affetto da AIDS minaccia con la lametta e ferisce 3 Agenti.

Momenti di grande tensione nel carcere di Sassari, un detenuto di nazionalità marocchina affetto dall’AIDS ha inizialmente minacciato un Agente brandendo una lametta per poi aggredire 3 Agenti che erano intervenuti per portarlo alla calma.

Sono stati momenti concitati dove gli Agenti sono riusciti con grande difficoltà a bloccare l’azione violenta del detenuto.

A renderlo noto il Vice segretario regionale Sardegna della UIL PA Polizia Penitenziaria SAlvatore LUCCIA che dichiara”  Gli Agenti intervenuti hanno dimostrato grande professionalità e sono riusciti a riportare il detenuto alla calma ma purtroppo sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale esterno sassarese per le ferite e le contusioni riportate, dovranno inoltre sottoporsi alle analisi di rito per escludere eventuale contagio della patologia dello stesso detenuto.

La situazione dell’istituto sassarese continua ad essere allarmante, solo 2 giorni fa un altro detenuto italiano affetto dall’AIDS ha sputato in faccia un Agente per protestare contro le regole previste dall’Ordinamento Penitenziario che riteneva ingiuste.

Alla cronica carenza di organico si unisce una tipologia detentiva che sembra impermeabile alle attività risocializzanti e particolarmente incline a  provocare numerosi eventi critici.

Contro l’ escalation di violenza chiediamo un immediato intervento del Provveditore per  nominare un Comandante effettivo che sappia gestire un Istituto di difficile gestione come quello sassarese, inoltre chiediamo di assicurare tutti gli strumenti per garantire l’incolumità degli Agenti che devono fronteggiare aggressioni spesso in solitudine e senza la dovuta sicurezza..

 


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