“Ragazzi, grazie a Dio sono salvo”. Ha il volto pieno di lividi, un lungo taglio sotto l’occhio destro e sulla fronte Demetrio Elida, il filippino trentenne pestato perché sarebbe stato scambiato per un cinese. Una versione detta dalla vittima anche ai carabinieri, che sono sulle tracce di tre persone: la follia sarebbe appunto scattata perché l’avrebbero scambiato per un cinese, urlandogli frasi riguardanti il Coronavirus. Nelle ore successive, Elida ha parlato di un solo aggressore. Un ragazzo buono e molto conosciuto: ha due figli, avuti da una compagna sarda, e da circa un anno lavora come cameriere da Golden Wok in viale
Marconi a Cagliari. La madre, Ramona, è in Sardegna da 23 anni: “Non abbiamo mai avuto nessun problema, oltre a Demetrio ho tre altri figli”. Una vicenda dal “sapore” razzista: il filippino, stando a una nota diramata dai carabinieri, sarebbe stato avvicinato e importunato da tre persone a bordo del bus. Che gli avrebbero detto: “Cinese, ci infetti con il coronavirus”: Accusa assurda e razzista, dettata. dalla psicosi e da una ingiustificata violenza disumana.
Dagli insulti ai colpi il passo è stato breve: Demetrio Elida ha raggiunto la casa della nonna dei suoi figli con la faccia e il giubbotto sporco di sangue, e adesso i medici del Brotzu lo stanno sottoponendo a tutta una serie di visite. Le sue condizioni non sono gravi, ma le ferite ben visibili sul suo volto sembrano confermare il lungo periodo di cure alle quali dovrà sottoporsi.