Un omicidio che dopo 15 anni crea dibattiti e sgomento, per la giovanissima età della vittima (15 anni), le modalità, l’ambiente familiare in cui è avvenuto. Sarah Scazzi non smette di vivere nella memoria di ognuno di noi, e sua madre Concetta e suo fratello non smettono di ricordarla, con enorme dignità e compostezza. Ma oltre alla memoria della piccola Sarah, c’è da difendere anche il buon nome della cittadina. Ed è per questo che il sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi- tramite i suoi legali- ha deciso di far stoppare la messa in onda della serie tv per Disney plus “Avetrana- Qui non è Hollywood “. Il primo cittadino vuole tutelare il nome della cittadina pugliese, che non vuole venga associata esclusivamente al triste caso di cronaca e ha chiesto la sospensione della messa in onda “ove non venga rettificato il titolo della stessa mediante l’eliminazione del nome della cittadina Avetrana. L’Autorità giudiziaria si è mostrata sensibile al pregiudizio che potrebbe patire la comunità avetranese, in virtù della denominazione della serie tv, sulla scorta del fatto che tale intitolazione potrebbe indurre gli utenti del prodotto cinematografico ad associare la città di Avetrana alla vicenda di cronaca nera, suscitando negli stessi l’idea di una comunità potenzialmente criminogena, retrograda ed omertosa”. Parole inequivocabili atte a tutelare il futuro di Avetrana. Nel ricorso presentato al tribunale di Taranto, si legge inoltre che si vuole evitare che “l’adattamento cinematografico susciti una portata diffamatoria rappresentandola quale comunità ignorante, retrograda, omertosa, eventualmente dedita alla commissione di crimini efferati di tale portata, contrariamente alla realtà”. Da qui, la decisione del Tribunale di sospendere la fiction in via cautelare. “Avetrana- Qui non è Hollywood “ sarebbe stata disponibile sulla piattaforma a partire da prossimo 25 ottobre.









