Sorride, stringe la pergamena tra le mani che, per verità e giustizia, dovrebbe essere intrisa del tanto sudore che ha versato tra sveglie nel cuore della notte e lezioni su lezioni seguite per anni, riuscendo in parallelo a mandare avanti tutte le faccende di casa. Nanda Mallus di Decimomannu, 64 anni, ieri si è laureata in Lingue e culture per la mediazione linguistica col voto finale di 100 su 110. Mica poco, per una donna che, come lei stessa ricorda, sino a dieci anni fa aveva la terza media: “Quando ero giovane in paese non c’erano scuole superiori, dall’età di 15 anni ho lavorato in una fabbrica di souvenir come operaia, poi come commwssa in un negozio a Cagliari”. Sposata con Franco, carrozziere, due figli, è stata la più piccola, Alessandra, laureata in Giurisprudenza e oggi brillante notaio, a regalarle la possibilità di tornare a studiare e conquistare i titoli: “Mi ha regalato la sua borsa di studio, ha compreso quale fosse il mio desiderio e mi ha aiutata. Ho utilizzato i soldi per seguire le lezioni private, poi ho dato gli esami”.
Il primo successo nel 2016, con il diploma delle superiori: “75 su cento, conquistato al Pertini”. E poi gli anni in facoltà: “Ho fatto un passaggio di corso, pian piano ho superato tutti gli esami sino alla discussione della tesi, incentrata sul magnifico rione cagliaritano di Villanova. Sono riuscita a conciliare lo studio con gli impegni familiari. Oggi i miei figli sono sistemati e sono più serena”, confessa, “mio figlio Michele mi ha dato una grossa mano d’aiuto, mentre stava studiando per conquistare ben due lauree, per l’iscrizione ai corsi di lingua inglese del Centro linguistico d’ateneo”. Oggi sorride ancora di più, Nanda Mallus: diploma e laurea in dieci anni, a 64 anni, un po’ alla faccia dei tanti giovani svogliati che, probabilmente, leggendo la sua storia potrebbero cambiare idea e darsi da fare: “A loro voglio dire di studiare, sempre, perché è importante, soprattutto quando si è ragazzi. Io continuerò a fare la mia vita di sempre. Diploma e laurea erano due obbiettivi che volevo raggiungere per una mia soddisfazione personale. E ce l’ho fatta”.













