In 72 ore è passato dal freddo di una Fiat sgangherata a un alloggio caldo. Antonio Zanda, giardiniere 62enne del cimitero di Cagliari, dopo aver perso la sua roulotte nel campo nomadi di via San Paolo per lo sgombero del Comune, aver rifiutato gli aiuti delle assistenti sociali, aver perso tutti i contatti con la sua compagna, finita chissà dove, ed esser finito a dormire dentro una macchina, grazie al tam tam successivo all’sos lanciato in esclusiva su Casteddu Online ha trovato un tetto, sicuro, “per almeno un po’ di tempo”. Un vero e proprio “miracolo” per l’uomo, come racconta Maria Bonaria Carboni dell’associazione “Gli angeli di Roberto”: “Antonio e il suo compagno di vita Buc da stanotte avranno un posto caldo dove dormire, grazie alle istituzioni che si sono mossi in tempo record”, cioè il presidente del Consiglio comunale “Edoardo Tocco e la dottoressa Garau”. È grazie a loro che “almeno per un po’ sa dove andare a dormire in attesa di trovare una casa in affitto da spendere poco. Grazie anche a Gianfranco Piscitelli e ad Anna, la donna che ha lanciato il primo allarme che si è tanto preoccupata per Antonio”.
“Grazie a chi ha portato un po’ di viveri sia per lui che per il suo cagnolino di due anni. Ora ci resta solo augurarle tanta fortuna e che Dio lo assista in ogni suo passo. Grazie anche ad Anna Puddu che a breve prenderà contatti con Antonio”, spiega la Carboni. Che lancia un nuovo appello: “Ha bisogno di qualcosa per vestirsi e alimenti in scatola e merendine. Insomma, qualcosa a lunga conservazione per poter fare colazione e pappe per Buc per pranzo e cena e superare questo mese”.










