Dal mare al freddo killer, il giallo dell’algherese morto a Livigno

Claudio Sassu, il cameriere di 47 anni trovato senza vita nella cittadina vicino Sondrio, potrebbe essere stato colto da un malore mentre era solo. La vicenda resta avvolta dal mistero.


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Eppure lui amava il mare. Il sole, le belle giornate durante le quali gli piaceva scattare qualche fotografia e quel che resta di quei momenti è immortalato lì, tra le fotografie del suo spazio virtuale su Internet. Claudio Domenico Sassu, 47 anni, lavorava come cameriere ormai da tempo lontano dalla sua terra.

Si era stabilito a Livigno, vicino Sondrio, e ormai fotografava la neve. Non avrebbe però mai immaginato che quello stesso freddo l’avrebbe ucciso. Indossava soltanto una maglia ed un giubbotto quando la scorsa notte è stato trovato senza vita, ma forse era uscito di mattina presto e non aveva avuto il tempo di tornare a casa per cambiarsi.

Il lavoro, d’altronde, lo impegnava molto. Sassu era di Alghero, il suo cuore era ancora in Sardegna. Gli amici lo incitavano a tornare, almeno per una vacanza, un abbraccio, per chiedergli occhi negli occhi come andasse la sua nuova vita presso il centro benessere Acquagranda di Livigno.

Da quelle foto sembrava che tutto andasse nel migliore dei modi, che quei sorrisi parlassero da soli e non chiedessero altro che continuare una vita serena. Il 47enne è stato trovato morto in un cantiere a cielo aperto, ancora poco chiare le circostanze per le quali si trovasse in quel posto, fatto sta che non aveva più messo piede in casa, andando incontro alle temperature delle ore serali che nell’Alta Valtellina hanno sfiorato i  venti gradi sotto lo zero, al punto da provocare un infarto per assideramento.

Alghero piange il proprio compaesano, ricorda quanto amasse pescare. Ricorda la sua voglia di vivere e lo spirito di sacrificio che da sempre lo aveva contraddistinto e ci si chiede cosa sia successo. In base a quanto rilevato dalle forze dell’ordine e dal medico legale, l’uomo potrebbe avere accusato un malore mentre si trovava da solo, non riuscendo a chiedere aiuto.

Ma la vicenda rimane comunque avvolta dal mistero perché Sassu la sera prima avrebbe trascorso allegre ore in compagnia di un collega in alcuni pub del paese. L’allarme era stato lanciato proprio dai suoi amici che non vedendolo avevano informato le forze dell’ordine locali.