Da Sarroch al tavolo del ristorante che più amava, un momento speciale per Marco Cotza che ha realizzato una statua dedicata al campione Gigi Riva.
Nel ristorante situato nel cuore della città, il titolare Giacomo Deiana che ha ospitato a Riva per trent’anni, ha permesso all’artista di esporre il suo lavoro proprio sul famoso tavolo dove lui si accomodava.
La scultura “Gg” mette in luce 3 aspetti della vita del campione mai dimenticato, tre aspetti, uniti insieme in unica forma, per rappresentare l’essenza della sua vita. Il viso è quello di un giovane Riva, con uno sguardo fiero, sereno e proteso verso il futuro. Realizzato con una dimensione maggiore (x1,6 circa), rispetto alle proporzioni del corpo, il motivo è per rappresentare l’essenza umana di Riva, che ha messo davanti le sue scelte, prima il valore umano rispetto alle opportunità effimere dettate dalla fama e dal successo.
Goal spettacolari, grande potenza e doti atletiche, hanno reso Gigi Riva un grande campione nel mondo del calcio ma soprattutto un grande esempio per lo sport italiano. Questa parte è rappresentata nella dinamicità del suo corpo, immaginato nel 1970 a Mexico City, quando scagliò il pallone del 3 a 2 nella famosissima semifinale di Italia-Germania. La divisa fluttuante, però, è quella bianca del suo piccolo ma grande Cagliari.
Cosi come per i campi da calcio, dal 1963, la Sardegna è diventata il luogo dove Gigi Riva amava stare. Quel pallone posato su Cagliari, pronto a partire, invece, rappresenta la casa da dove è iniziata la scalata verso il successo sportivo.
Alta circa 50cm è realizzata in bronzo brunato, con applicazione di pigmenti colorati sulla maglia, con finitura in cera.
La colata in bronzo è realizzata nella Fonderia Artistica Battaglia, un antica fonderia di Milano. La base è in pietra, Basalto Sardo, colore Nero assoluto, altezza 5 cm.
Nel ristorante situato nel cuore della città, il titolare Giacomo Deiana che ha ospitato a Riva per trent’anni, ha permesso all’artista di esporre il suo lavoro proprio sul famoso tavolo dove lui si accomodava.
La scultura “Gg” mette in luce 3 aspetti della vita del campione mai dimenticato, tre aspetti, uniti insieme in unica forma, per rappresentare l’essenza della sua vita. Il viso è quello di un giovane Riva, con uno sguardo fiero, sereno e proteso verso il futuro. Realizzato con una dimensione maggiore (x1,6 circa), rispetto alle proporzioni del corpo, il motivo è per rappresentare l’essenza umana di Riva, che ha messo davanti le sue scelte, prima il valore umano rispetto alle opportunità effimere dettate dalla fama e dal successo.
Goal spettacolari, grande potenza e doti atletiche, hanno reso Gigi Riva un grande campione nel mondo del calcio ma soprattutto un grande esempio per lo sport italiano. Questa parte è rappresentata nella dinamicità del suo corpo, immaginato nel 1970 a Mexico City, quando scagliò il pallone del 3 a 2 nella famosissima semifinale di Italia-Germania. La divisa fluttuante, però, è quella bianca del suo piccolo ma grande Cagliari.
Cosi come per i campi da calcio, dal 1963, la Sardegna è diventata il luogo dove Gigi Riva amava stare. Quel pallone posato su Cagliari, pronto a partire, invece, rappresenta la casa da dove è iniziata la scalata verso il successo sportivo.
Alta circa 50cm è realizzata in bronzo brunato, con applicazione di pigmenti colorati sulla maglia, con finitura in cera.
La colata in bronzo è realizzata nella Fonderia Artistica Battaglia, un antica fonderia di Milano. La base è in pietra, Basalto Sardo, colore Nero assoluto, altezza 5 cm.










