Lavora a Milano nel campo dell’informatica aziendale e dietro le quinte dei più grandi eventi c’è sempre lui: Cocco non poteva, quindi, non essere presente anche al “Celebration tour” di Madonna che ha richiamato decine di migliaia di persone all’appuntamento nazionale. “Dopo 4O anni un samassese gli ha detto “Ti saluta Samassi e il Biggest”, già, perché la super star nel lontano 1983 si esibì nella discoteca del Medio Campidano con la sua “Holiday”, il preludio di ciò che, da lì a poco, sarebbe nato, ossia una carrellata di brani di successo che hanno conquistato il mondo. Cantò in playback per un programma musicale andato in onda alla Rai, passò quasi in sordina, allora, ma oggi è nota di vanto per il piccolo centro del Medio Campidano che “elogia”, giustamente, il fatto di aver accolto la celerità mondiale. Attualmente Madonna è diversa, ha un look più raffinato e i suoi concerti sono degli spettacoli sorprendenti, ricchi di scenografie e coreografie strabilianti: croci e abiti succinti l’accompagnano ancora, un suo “marchio di fabbrica”, insomma, come allora, al Biggest, un modello che fu da subito imitato da migliaia di teenagers e non solo. Da “Luky Star” a “Like a Prayer” per arrivare a “Vogue” e “Back That Up To The Beat”, senza dimenticare “Into the Groove” o “True Blue”: impossibile non aver canticchiato, almeno una volta, uno di questi brani. E non poteva, dunque, sfuggire all’amico dei vips l’opportunità di ricordare a Louise Veronica Ciccone, classe 1958, il centro della Sardegna e, soprattutto, di mandarle un saluto speciale da parte di tutti i samassesi.
Partito da Samassi a Milano giovanissimo con 100 mila lire in tasca, è riuscito a realizzarsi nel mondo del lavoro. Ogni giorno, per lui è normale relazionarsi con i volti più amati dello spettacolo e della cultura. Ma nel suo cuore c’è sempre il suo paese, che mai ha dimenticato e che, appena può, raggiunge anche solo per un weekend. Ha creato 6 anni fa un gruppo social “Samassesi per il mondo” con l’obiettivo di “far scoprire e riscoprire Samassi ai samassesi, a quelli che vivono fuori ma anche quelli che risiedono in paese”. Ogni anno, in estate, si organizza un raduno, “un modo per salutarci e stare insieme una sera per raccontarci, chiacchierare, cantare: insomma, tutto quello che accade nel gruppo di solito virtualmente, per una sera lo facciamo di persona” aveva comunicato Cocco.












