I lavoratori del CRS4 esprimono grande preoccupazione per il forte ritardo con cui la Direzione Aziendale ha preso in carico il problema della procedura di stabilizzazione dei precari storici del CRS4 e in generale le difficoltà per il reclutamento del personale connesse con la natura giuridica pubblico-privata del Centro. In una lunga nota diffusa oggi l’assemblea dei lavoratori e i sindacati spiegano così le ragioni della protesta: “Le attività operative del CRS4, Centro di ricerca della Regione Sardegna, sono basate al 50% sul lavoro di ricercatori e tecnologi con contratti a termine e presenti in azienda, in alcuni casi, da oltre 10 anni. Questa situazione deteriorata che viola il CCNL applicato e le norme sul lavoro a tempo determinato è ormai insostenibile. Attualmente molti colleghi con contratto a tempo determinato non hanno, vista la normative vigente, prospettive di rinnovo e tale situazione pregiudica fortemente il regolare svolgimento delle attività del CRS4 che rischia di essere inadempiente nello svolgimento di diversi progetti per mancanza del personale competente. Tale situazione aggravia ulteriormente l’operatività del centro. Nonostante le ripetute richieste da parte delle RSU e delle OO.SS. la Direzione ed il socio Sardegna Ricerche non hanno fino ad oggi voluto affrontare il problema. I lavoratori del CRS4 denunciano pertanto l’inadeguata gestione delle risorse umane, un non corretto andamento delle relazioni industriali ed esprimono preoccupazione per la sostenibilità delle attività del Centro che senza la presenza dei colleghi precari rischia di non poter portare a compimento importanti progetti in corso. Per queste ragioni, considerata l’urgenza e le implicazioni delle questioni evidenziate, i lavoratori del CRS4 hanno dichiarato lo stato di agitazione e portato la discussione all’esterno, presso le sedi istituzionali, con una richiesta formale di incontro inviata il 16 Gennaio scorso congiuntamente dai lavoratori del CRS4 con la FIOM Provinciale Cagliari e la CGIL Regionale al presidente della giunta regionale e agli assessori competenti ed al socio Sardegna Ricerche per esporre la situazione con l’auspicio di arrivare ad una soluzione costruttiva utile a garantire la prosecuzione delle attività del Centro. Ad oggi non e’ stata data risposta. Rendere chiare le politiche assunzionali del CRS4 e’ un atto dovuto dalla Regione che ha stabilizzato i lavoratori precari del sistema Regione escludendo da queste procedure i precari storici del CRS4. La Regione Sardegna che ha sempre valutato come eccellenti le attività di ricerca e sviluppo del CRS4, presentandole come esempi di innovazione e di visione strategica per il futuro del tessuto socio economico della regione, e che cosi’ spesso si avvale del lavoro e delle competenze del CRS4 per progetti di punta, ha il dovere di prendere in carico il problema dei lavoratori e delle politiche assunzionali del suo centro di ricerca così come ha già fatto per tutto il sistema regione”.