Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
“Una società che non investe sui giovani non ha futuro, se non si investe sul diritto allo studio si corre il rischio di sprecare i talenti dei giovani sardi”. Il richiamo, tanto garbato nei toni quanto netto nella sostanza, è arrivato questa mattina dal Rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, intervenuto alla tavola rotonda “Giovani e Sardegna, quali prospettive”, organizzata dalla Banca di Credito Sardo in un albergo cittadino.
“Negli ultimi anni a livello nazionale la classe politica – ha aggiunto il Magnifico – ha sottoposto a pesantissimi tagli tutto il sistema dell’istruzione, abbandonando quasi completamente il problema del diritto allo studio”. Il prof. Melis ha proseguito citando i dati del Consorzio AlmaLaurea, che mostrano tra l’altro quanto sia sempre più difficile trovare un’occupazione – e “rimanere sul mercato del lavoro”, ha sottolineato – senza la laurea.
“Dobbiamo creare una progettualità nuova – ha proseguito, riferendosi all’attuale situazione di crisi – che superi quanto è stato fatto negli ultimi vent’anni. Serve una nuova dimensione di bene comune, bisogna fare squadra partendo dal talento dei giovani. La terza missione dell’Università è il rapporto con il territorio, ma negli ultimi anni si sono affermati modelli valoriali che hanno sottovalutato e svilito la conoscenza e il fattore umano”.
Quindi l’attività dell’Ateneo: solo nel 2012 sono stati attivati quasi 400 tirocini post-laurea, nella banca dati di AlmaLaurea sono sati inseriti 6400 curricula di laureati dell’Università di Cagliari, aumenta il sostegno alle attività di placement. “Ieri è stata firmata una convenzione con la Regione – ha concluso il Rettore – per l’apprendistato di alta formazione e ricerca. Chiediamo una collaborazione forte al sistema imprenditoriale”.