Un esercito di guariti, segnati ancora malati. Sono tantissimi i sardi, nel Cagliaritano, che hanno vinto la battaglia contro il Coronavirus ma che, per l’Ats, risultano positivi. Meglio, che vengono inseriti nei conteggi più recenti come positivi, nonostante si siano negativizzati da tempo. A raccontarlo è il sindaco di Quartu, Graziano Milia: nella terza città della Sardegna il numero dei positivi oscillerebbe tra gli ottocento e i novecento: “Ma sono dati inattendibili”, attacca Milia, “perché vengono inseriti positivi accertati mesi fa. Ieri ci sono stati degli inserimenti legati allo screening eseguito ai primi di gennaio, sono persone che oggi non son più positive. Avevo già detto della cifra consistente, 3500 nell’Assl, di nomi non inseriti”. Che starebbero spuntando, come funghi, proprio ora, con un clamoroso ritardo.
“Sono motivi burocratici, legati al riconoscimento della malattia e al rilascio del green pass”. Ritardi, per Milia, che non sono tollerabili: “Se si fa un’analisi accurata si scopre che in molti casi è già arrivata la negatività”. Numeri sballati, quindi: “Difficoltà per il passaggio dalla vecchia alla nuova Ats”, osserva il sindaco di Quartu, “speriamo che la situazione si possa schiarire il prima possibile”.









