Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Coronavirus, stop a eventi e spettacoli in Sardegna: “Dramma per mille lavoratori. Bomba sociale”
Lettera al presidente Solinas degli operatori di musica, teatro e danza: “Non è possibile garantire il sostentamento agli oltre mille lavoratori dello spettacolo che stanno vivendo il dramma dell’impossibilità materiale di far fronte ai bisogni più elementari delle proprie famiglie”
“Non è possibile garantire il sostentamento agli oltre mille lavoratori dello spettacolo che stanno vivendo il dramma dell’impossibilità materiale di far fronte ai bisogni più elementari delle proprie famiglie”. La denuncia è dell’ Agis Sardegna, Spettacolo dal Vivo e Musica Teatro Danza che scrive al presidente della Regione Christian Solinas la crisi dovuta al blocco degli eventi e degli spettacoli in Sardegna a causa dell’emergenza Covid.
“Non c’è più tempo”, dichiara l’Agis, “prima che si inneschi un ulteriore bomba sociale, bisogna aiutare subito questi lavoratori, individuando le forme più idonee per mettere soldi nelle loro tasche” che chiede di dotare le imprese culturali della liquidità necessaria per, pagare le spettanze già maturate da dipendenti e collaboratori, concedere loro prestiti e anticipazioni sul TFR, pagare i fornitori dell’indotto (in molti casi cooperative o micro aziende che a loro volta garantiscono centinaia di buste paga).
Chiesto anche il pagamento dei saldi per le attività già effettuate e rendicontate relative al 2019, azione che consentirebbe un’iniezione immediata di liquidità di almeno 4 milioni di euro, senza necessità di ricorrere nessun intervento legislativo, né a ulteriore impegno di risorse.
“Deve essere tuttavia chiaro”, aggiunge l’Agis, “che anche una loro tempestiva attuazione non sarà sufficiente per salvare un comparto che, a detta di tutti, sarà probabilmente l’ultimo a rimettersi in moto. Potrà certamente spostare però ad un momento successivo, e ci auguriamo meno drammatico, l’inevitabile ingresso in “terapia intensiva”, dalla quale si potrà uscire solo con l’adozione delle improcrastinabili idonee misure legislative che restituiscano competitività e futuro ad un settore irrinunciabile per la qualità della vita di tutti i cittadini”.