Sacre armonie e meraviglie barocche per il “Concerto di Natale” in programma DOMANI (giovedì 28 dicembre) alle 18.30 nella chiesa di San Giovanni a San Sperate a cura dall’Associazione Amici della Musica di Cagliari (nell’ambito della Stagione Concertistica 2017) – in collaborazione con la Scuola Civica di Musica di San Sperate.
Sotto i riflettori i coristi della Schola Cantorum San Sperate diretti dal maestro Marco Fois Biggio per una preziosa antologia di canti della tradizione natalizia oltre alla Civica Orchestra da Camera (formata da docenti e allievi della Scuole Civiche di Musica della Sardegna) che insieme a tre giovani solisti – il soprano Elena Schirru, la flautista Martina Lampis e il chitarrista Matteo Cau – sfoglierà affascinanti e suggestive pagine di Arcangelo Corelli, Antonio Vivaldi e Wolfgang Amadeus Mozart.
Nella cornice dell’antica chiesa dedicata a San Giovanni Battista – citata già in un documento dell’arcivescovo di Cagliari Alonso Laso Sedeno nel 1599 – conservata nella facies di età aragonese da cui emergono tracce delle precedenti strutture di epoca bizantina e di stile romanico riecheggeranno le note ispirate di inni religiosi e melodie popolari sul tema della Natività accanto alle raffinate e virtuosistiche partiture dei maestri dell’Età Barocca e del genio salisburghese.
L’incipit – affidato alla Schola Cantorum San Sperate con la direzione di Marco Fois Biggio – rimanda all’atmosfera dei giorni di festa, con i Canti di Natale in cui si fondono tradizione colta e popolare per celebrare la nascita di Gesù e il suo messaggio di speranza e di pace tra i popoli – quasi a segnare l’inizio di una nuova era di letizia e prosperità per l’intera umanità.
Spazio poi allo splendido Concerto grosso in Re Maggiore op. 6 n. 4 di Arcangelo Corelli – con i movimenti Adagio/Allegro, Adagio, Vivace e infine l’Allegro – nell’interpretazione della Civica Orchestra da Camera che riunisce docenti e allievi delle Scuole di Musica dell’Isola: un capolavoro solare e gioioso costruito sul dialogo tra il “concertino” e “tutti”, impreziosito da una straordinaria ricchezza e felicità d’invenzione.
Nel segno di Antonio Vivaldi con il celeberrimo Concerto in Re Maggiore RV 93 per chitarra, archi e continuo – (nei tempi Allegro, Largo e Allegro) nell’esecuzione della Civica Orchestra da Camera con Matteo Cau alla chitarra e – sempre del grande veneziano – il Concerto in Re Maggiore op.10 n.3 per flauto, archi e continuo (nei tempi Allegro, Cantabile e Allegro) nella versione della Civica Orchestra da Camera con il flauto solista di Martina Lampis: un’opera di meravigliosa e ricercata “semplicità” dove spiccano i virtuosistici assoli e gli incantevoli giochi armonici e timbrici che sembrano ispirarsi – secondo il nome dato dallo stesso compositore – alla voce de “Il Gardellino”.
Suggellerà il “Concerto di Natale” a San Sperate il Mottetto “Exultate, Jubilate” per soprano, archi e continuo di Wolfgang Amadeus Mozart scritto nel 1773 a Milano dall’artista appena diciassettenne per il cantante Venanzio Rauzzini: una mirabile partitura in cui all’esortazione dell’Allegro iniziale fa seguito un breve Recitativo, poi lo stupendo Andante cantabile e il vertiginoso Allegro finale, quasi una preghiera in musica che vedrà protagonista il soprano Elena Schirru insieme con la Civica Orchestra da Camera.