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Storie di pescatori di Santa Gilla disperati. Claudio Teodini, 30 anni, da tre pesca in quella laguna “distrutta” dall’alluvione e bloccata, a livello di pesca, dalla Assl. “Non lavoro da oltre due settimane, non ce la faccio più a campare e non so dove aggrapparmi. La Regione sta sballottando noi pescatori da una parte all’altra. Prima portavo a casa 1300 euro al mese, seicento dei quali se ne andavano per l’affitto da pagare”, dice, disperato, Teodini.
“Ho un figlio di due anni, una figlia di cinque e mia moglie non lavora perchè deve stargli dietro”, spiega il pescatore, “posso reggere ancora due settimane con i pochi spiccioli che ho conservato, ma poi? Hanno pure chiuso la Caritas (la struttura di viale Sant’Ignazio, ndr), dove vado a bussare se non avrò più un tetto?”.