Città metropolitana di Cagliari, al via task force per la ripartenza economica

Siglata lettera di intenti con cui Città Metropolitana e Architetti, Ingegneri, Agronomi, Geometri, Periti Agrari e Industriali si impegnano a collaborare per rilanciare lo sviluppo del territorio


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Creare un nuovo dialogo tra la Città Metropolitana di Cagliari e la rete delle professioni tecniche del territorio, per trovare una comunicazione condivisa che avvicini il mondo dei tecnici della pubblica amministrazione a quello dei professionisti privati e affrontare insieme la ripartenza, in particolare dopo la crisi causata dall’emergenza Covid-19. E’ questo l’obiettivo della lettera d’intenti sottoscritta dal sindaco metropolitano Paolo Truzzu e dai presidenti degli ordini e collegi territoriali del settore – Architetti, Ingegneri, Agronomi e Forestali, Geometri, Periti Agrari e Periti Industriali – presentata stamattina a Palazzo Regio.

“L’intento primario di questa collaborazione è quello di avvicinare due realtà, quella della pubblica amministrazione e quella dei professionisti, tra le quali c’è spesso una difficoltà di dialogo, mentre invece da questo incontro possono scaturire importanti occasioni di crescita e di sviluppo”, ha spiegato il sindaco Truzzu nella presentazione del documento. “Il compito della Città Metropolitana sarà quello di avviare questa sinergia coinvolgendo non solo i propri tecnici ma anche i sindaci dei 17 comuni che ne fanno parte, promuovendo gli incontri con i relativi uffici tecnici”.

Attraverso il documento, che avrà durata biennale e potrà essere prorogato salvo diverso accordo, le parti si impegnano a collaborare per porre in essere iniziative finalizzate al rilancio economico e produttivo del territorio. Tra queste, in particolare, un progetto di formazione congiunta che coinvolga i liberi professionisti e i tecnici dipendenti della Città Metropolitana e dei Comuni che ne fanno parte, volto al confronto su macro temi generali di economia, statistica, pianificazione, architettura e ambiente e alla creazione di un linguaggio condiviso che possa semplificare e snellire i processi e gli adempimenti amministrativi legati agli ambiti della pianificazione, delle attività produttive, economiche e professionali.

“L’idea di fondo è quella di fare in modo che tecnici delle pubbliche amministrazioni e liberi professionisti diventino soggetti attivi di processi condivisi, attraverso l’organizzazione di corsi di formazione congiunti che consentano a entrambe le parti di capirsi pur partendo da punti di vista differenti, ma con l’obiettivo comune di migliorare la qualità del lavoro e trasmettere nei cittadini la fiducia necessaria per incoraggiarne gli investimenti, presupposto indispensabile per la ripartenza di tutto il comparto edile”, ha sottolineato Teresa De Montis, presidente dell’Ordine degli Architetti.

“Dobbiamo superare la diffidenza culturale che vede una netta separazione tra professionisti privati e pubblici per cambiare tutti assieme le regole del gioco, e soprattutto la burocrazia che oggi penalizza entrambe le categorie”, ha aggiunto il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Sandro Catta.

All’incontro hanno preso parte e sono intervenuti il vice presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Gianni Massa,  il presidente dell’Ordine dei Periti Industriali Pasquale Aru, il presidente del Collegio dei Geometri Franco Cotza, il presidente del Collegio dei Periti Agrari Antonio Concas, Francesco Lai, delegato del presidente dell’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali Ettore Crobu, e Maria Sias, presidente dell’Associazione Culturale Ingegneri Cagliari.