Sestu – Cena solidale “per pochi”, nessuna pubblicità per l’evento di dicembre, la minoranza chiede spiegazioni: “Perché non è stato promosso con le stesse modalità adottate nelle edizioni precedenti?”
L’assessore Taccori: “I posti sono limitati, in passato sono state raccolte troppe adesioni. Sono state direttamente invitate le persone”. La questione è stata discussa ieri durante il consiglio comunale, a presentare un’interrogazione urgente sono state le consigliere Valentina Meloni, Michela Mura, Valentina Collu.
“Circola in Città un notevole malcontento riguardo la presunta edizione 2023 della cena solidale, che nelle edizioni 2017, 2018, 2019 era presente nel programma delle attività organizzate dal Comune di Sestu nel periodo delle festività natalizie, dedicata agli ultra 70enni e le cui adesioni venivano raccolte con le modalità indicate nelle locandine che pubblicizzavano l’evento allegate in coda al presente documento.
Quest’anno, dalle ricerche effettuate, non è emersa nessuna attività riconducibile alla cena solidale nelle locandine diffuse sui mezzi social né sul sito del Comune di Sestu”. Sono state elencate una serie di domande “col fine di fare chiarezza e riportare alla cittadinanza, che richiede chiarimenti in proposito, le giuste e corrette informazioni riguardanti questa vicenda”, tra cui “chi siano stati gli organizzatori, quali siano stati i costi, il numero di partecipanti, quale sia la ragione per cui l’evento non sia stato pubblicizzato nelle stesse modalità adottate nelle edizioni di cui si allegano le locandine”.
A far chiarezza riguardo la cena solidale è stato Matteo Taccori, assessore alla Programmazione, Bilancio, Tributi, Società partecipate, Sport, Cultura e Tradizioni popolari. La spesa sostenuta è stata di mille e 891 euro per 91 persone. La Pro Loco ha invitato le persone, non il Comune, con criteri non basati sull’Isee o su altri parametri trasparenti.
Ed ecco la controreplica Michela Mura, Pd: “Cene pagate dal comune solo per alcuni, i più bisognosi? In base all’Isee? Con un annuncio pubblico aperto a tutti? No, l’amministrazione di Paola Secci non ha scelto nessuna di queste soluzioni.
Nonostante i soldi fossero pubblici, gli inviti sono stati fatti verbalmente a chi ha partecipato agli spettacoli del 8, 16, 19, 20, 21 dicembre e contestualmente sono state raccolte le adesioni.
Ce ne siamo interessati per le chiacchiere cittadine e le domande insistenti a noi dell’opposizione su come fossero state scelte le persone che avevano diritto a questa serata conviviale.
A dire dell’assessore negli anni scorsi ci sarebbero stati malumori tra coloro rimasti esclusi nelle normali procedure pubbliche. E allora quest’anno si è preferito raccogliere le adesioni sino a raggiungere il numero di 91 fortunati. Segretezza e la discrezionalità possono essere le modalità di gestione dei soldi pubblici? Assolutamente no.
Dovrebbe essere chiaro a tutti che i soldi pubblici non possano essere gestiti in questo modo. Trasparenza ed evidenza pubblica sono obbligatori per un’amministrazione”.












