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L’ennesima “cattedrale nel deserto”, stavolta incastonata sulla vetta del Castello di San Michele, all’interno del meraviglioso parco cittadino: un “ufficio”, sede della Soprintendenza “Ministero per i Beni e le Attività Culturali” recita la targa in rame apposta davanti alla porta di ingresso sbarrata.
Chiuse anche le finestre laterali dell’edificio, già preso di mira nei mesi scorsi dai tossici e dai ladruncoli: all’interno dei locali (forse presidiati da un sistema di telecamere e d’allarme che non si sa bene se attivi o meno), c’è ancora del materiale custodito, tra scaffalature e arredi, ma non c’è alcun dipendente o guardiano a tutela di quelle quattro mura. Un vero peccato, considerato l’inutilizzo, potrebbe essere concessa a titolo gratuito la disponibilità a qualche associazione locale o di volontariato di Cagliari. Per ora, dopo parecchio tempo, tutto è ancora così, chissà fino a quanto.
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