Resta in carcere Louis Dassilva, il 35enne senegalese al momento unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, uccisa nell’ottobre di due anni fa nel garage del palazzo di via dei ciclamini a Rimini. L’uomo si è sempre dichiarato innocente e quindi, dopo questa decisione, ha iniziato la sua protesta con lo sciopero della fame. Il gip Vinicio Cantarini ha respinto la richiesta di libertà, poi anche il tribunale del riesame di Bologna ha confermato la carcerazione.
Oggi l’avvocato Andrea Guidi con il co-difensore Riario Fabbri hanno depositato un secondo appello al Tribunale del Riesame di Bologna per chiedere la scarcerazione del 35enne. Sono state ritenute estremamente importanti le dichiarazioni di Manuela Bianchi, nuora della vittima, durante l’incidente probatorio di alcuni giorni fa e nella prossima udienza (prevista a maggio) saranno dirimenti ai fini della posizione del senegalese. La Bianchi ha infatti confermato di aver incontrato Dassilva la tragica mattina del 4 ottobre, quando è stato ritrovato il corpo di Pierina. Stando al racconto della donna, fu proprio lui a dirle dell’accaduto e a suggerirle anche come comportarsi e cosa raccontare alle forze dell’ordine.