Cashback a Cagliari, “c’è chi paga col bancomat anche un euro e 50 per una chiave”

I contanti stanno sparendo, per pagare “trionfano” le carte. Giorgio Ortu, droghiere di via Dante: “Costi in più tra noleggio del Pos e commissioni alle banche: per lo Stato siamo sempre evasori, ma non è vero”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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L’effetto rimborsi del cashback fa segnare, anche a Cagliari, una minore circolazione di monete e banconote. Anche le piccole spese, in molti casi, vengono fatte con carta di credito o bancomat, nelle ultime settimane. E, più di un commerciante, ha notato un aumento dei pagamenti elettronici. Come nel caso di Giorgio Ortu, titolare di una drogheria in via Dante: “Piano piano i clienti, con questa promessa di rimborso da parte del Governo, utilizzano le carte, anche perchè pensano di risparmiare sull’acquisto. Capita che paghino così anche un euro e cinquanta per la riproduzione di una chiave”, dice Ortu. E il tema delle commissioni bancarie è, ovviamente, “incollato” al discorso del cashback: “Il guadagno in meno c’è, anche perchè pago il noleggio del Pos. Ogni banca ha la sua macchinetta e pretende il noleggio tramite un’altra agenzia, visto che la banca è solo un intermediario”. Denari in meno, quindi, su ogni singolo acquisto. Il pagamento online sopra un certo tot, infatti, prevede in automatico lo “scatto” della commissione bancaria, una percentuale che, anche se piccola, scompare dal portafoglio del commerciante di turno.

 

“Per lo Stato siamo sempre evasori, ma non è vero, quando mai. Forse”, ipotizza Ortu, il cashback è stato studiato anche “per avere qualche dato in più, e poi quanto potrà durare?”. Ora c’è la fase due, dopo la fine del cascback di Natale: “Sono aumentati i pagamenti con le carte, ma alcuni clienti sono ancora refrattari, preferiscono avere i soldi in mano perchè dicono che con il bancomat spendono di più”. Ma il saldo è comunque negativo: “Tutte queste cose, messe nel calderone, fanno cifra”. Col segno meno davanti.