Stringe il Pos tra le mani Francesco Fais, titolare di una storica merceria cagliaritana nel rione di San Benedetto. Se sta riuscendo a “sopravvivere” anche nel lungo e duro periodo della crisi del Covid, lo deve soprattutto ai pagamenti online, aumentati in modo esponenziale anche tra i suoi clienti: “La gente ci ha preso l’abitudine, anche con questa storia delle lotterie”, chiaro il riferimento alla futura lotteria degli scontrini. Intanto, però, è pienamente operativa l’operazione cashback, con i rimborsi promessi dal Governo: “Noi partiamo dai cinque euro, non so se le banche toglieranno le commissioni che sono in percentuale, e poi c’è anche l’abbonamento del Pos, tra i dieci e i quindici euro al mese solo per avere la linea. Prima, per ogni ‘chiamata’, la spesa era di cinque centesimi. Devo andare meno in banca per versare”, spiega Fais. “Il periodo costringe anche ad accettare pagamenti con le carte anche per tre euro, pur di continuare a lavorare e salvarci”.
“Non voglio perdere il cliente, qui una spola costa 2,60 euro e c’è chi la paga col bancomat. Io, gentilmente”, osserva il commerciante, “chiedo se ha contanti. Se non ce li ha, accetto il pagamento con la carta, ammortizzando dopo con chi spende”, magari, “quindici euro”. Banconote e monete che spariscono, quindi, e all’orizzonte c’è anche la lotteria degli scontrini: “Anche lì altri costi e spese per avere lo scanner”.










