Gentile Sindaco di Cagliari Massimo Zedda,
ho visto il volantino elettorale di un suo sostenitore alle prossime elezioni del 24 Febbraio e sono rimasta inorridita dal cattivo gusto con cui egli si presenta.
Veterinario alla A.S.L. ma anche cacciatore compiaciuto delle preda appena uccisa che sfoggia con un sorriso. E’ candidato per Campo Progressista ma evidentemente non conosce il significato del termine “progresso”, ancorato a posizioni arcaiche e obsolete, oltre che crudeli “Senza paura, a difesa del nostro sport”.
Non si può certo affermare che, durante il Suo mandato, Lei abbia fatto cose straordinariamente positive in favore degli animali tuttavia, per onestà intellettuale, è giusto riconoscere la battaglia che Lei ha condotto contro la costruzione dell’acquario a Cagliari opponendosi ufficialmente, in Consiglio Comunale, il 04.10.16 https://www.streamera.tv/movie/130857/web-2016-10-04-20-50-50/ (min. 1:13:10 – 1:32:50) con parole di ferma contrarietà a ogni sorta di prigione animale.
Gli animali definiti con il termine “selvaggina”, ridotti a categoria merceologica, meritano la stessa empatia che Lei ha mostrato nei confronti degli animali che non vuole vedere rinchiusi in scatole acquatiche.
La caccia è un’attività mortifera definita “sport” che questo suo sostenitore pratica orgogliosamente e c’è da immaginare che pretenda dalla politica un serio impegno a favore di questo massacro della natura animale e vegetale, oltre che umana. Non bisogna infatti dimenticare il bollettino di guerra che ogni anno accompagna le battute della nobile ars venandi. La stagione venatoria 2018-19 è ben spiegata in un bollettino di guerra sanguinario:
PERSONE MORTE: 22 cacciatori; 3 non cacciatori
PERSONE FERITE: 26 cacciatori; 12 non cacciatori di cui 2 minori
ANIMALI NON CACCIABILI MORTI:1 gatto, 1 cavallo, 1 pavone, 1 aquila, 1 cicogna
I dati sono rilevati da articoli apparsi sui giornali mentre le istituzioni competenti cioè Provincia, Regione e Ministero dell’Ambiente sono latitanti nella diffusione di queste notizie. Per ulteriori informazioni: Associazione Vittime della Caccia http://www.vittimedellacaccia.org/
Anche la Sardegna ha dato il suo contributo in fatto di vittime umane.
Mi chiedo se Lei non provi un minimo di imbarazzo nel vedere quella fotografia e nel relazionarsi con una persona che fa del massacro uno sport.
Sappiamo bene che la formula principe della campagna elettorale è “do ut des” pertanto, a fronte di un sostegno da parte di questo candidato, Lei dovrebbe ripagarlo con un sostegno alla caccia.
Prima di cadere in certe trappole, Le consiglio la lettura del libro “Divieto di caccia”http://www.carloconsiglio.it/divietodicaccia.htmdi Carlo Consigliohttp://www.carloconsiglio.it/curriculumcarloconsiglio.htm , Presidente onorario della L.A.C. (Lega Abolizione Caccia) nazionale, già professore ordinario di Zoologia all’Università di Roma, in cui è esposta una tesi interessante che assimila la caccia a una malattia mentale(pagg.67-68, Edizioni Sonda, 2012) in un paragrafo che riporta le opinioni degli psicanalisti Emilio Servadio e Karl Menninger, della psicologa Carla Corradi, e dell’antropologo Sherwood L. Washburn. Chi non possiede le loro competenze, si limita a constatare che la caccia è ufficialmente uno sport ed è anche un mezzo a disposizione delle istituzioni per attuare i piani di sterminio, di controllo, di selezione (si chiamano proprio così questi atti amministrativi) di ungulati, volpi, nutrie, volatili e via cacciando… Tuttavia, chi si avventura a leggere i siti web e le riviste dei cacciatori, trova affermazioni, fotografie, atteggiamenti a dir poco inquietanti che non si discostano dal volantino elettorale pro Zedda.
Cordiali saluti
Paola Re
Via Virginio Arzani n.47
15057 Tortona (AL)
Sottoscrivo
Carmelina Leonardi (insegnante di Scuola primaria)
Via Vittorio Vergani, 10
22063 Cantù (Como)













