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Nei giorni scorsi sono terminate le operazioni di bonifica dei fondali marini e di uno specchio acqueo antistante “Cala Vinagra” – Isola di San Pietro.
Da dieci anni era presente sul fondale, in stato di completo abbandono, una grande quantità di residui di un impianto fisso di pesca inutilizzato, unitamente a materiale semisommerso, privi di qualsivoglia segnale di pericolo, che mettevano a repentaglio la pubblica incolumità e la sicurezza della navigazione così come arrecavano un impatto negativo sull’ambiente, continuando di fatto, e per un tempo indefinito, a svolgere la propria funzione e ad intrappolare gli organismi marini in reti di nylon di per se nocive per l’ambiente stesso.
Sull’area interessata vigeva l’Ordinanza di interdizione della navigazione n. 10 del 15 giugno 2010 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Carloforte.
A partire dallo scorso mese di luglio, grazie all’interessamento di una società di pesca, sono iniziati i primi studi di fattibilità relativi alla bonifica dello specchio acqueo interessato, che dando esito positivo, hanno portato all’emissione dell’Ordinanza n. 20/2019 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Carloforte che fissava l’inizio delle operazioni di risanamento ambientale lo scorso mese di dicembre.
Le attività di recupero e bonifica non sono state semplici visto l’effetto del moto ondoso e delle forti correnti che imperversano in zona e le importanti profondità (circa 40 metri) di intervento.
Solo nei giorni scorsi le operazioni sono state ultimate con il rilevante risultato del recupero di 10 ancore del peso di circa 300 kg ciascuna, 1.000 metri di catene dal peso complessivo di 5 tonnellate e un ammasso di reti intrecciate in cavo di nylon di vari diametri stimati in circa 8 tonnellate.
Le operazioni termineranno definitivamente con il conferimento del materiale recuperato presso ditte autorizzate allo smaltimento di tale tipologia di rifiuti.
Questa attività ha consentito la bonifica di uno dei più suggestivi angoli di mare dell’isola di San Pietro restituendo alla libera fruizione e a tutta la comunità carlofortina un’area di circa 500 ettari di estensione.
Le operazioni di bonifica e di pulizia degli specchi acquei e dei fondali appena effettuate, non saranno un’esperienza isolata: la Guardia Costiera, anche con la collaborazione dell’Amministrazione civica, continuerà il proprio impegno diretto a tutelare l’ambiente marino e costiero, con il necessario coinvolgimento degli operatori subacquei e di tutti coloro che a vario titolo operano sul mare, le cui segnalazioni risultano utili e preziose.