Cappellacci alla Lezzi: “No al reddito di cittadinanza, sì alla zona franca”

“Dinanzi alla povertà il reddito di cittadinanza è solo un argine di cartone, insufficiente e inadeguato”. Così il deputato sardo di Fi, commenta le parole del ministro sui dati Istat relativi alla povertà


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“Dinanzi alla povertà il reddito di cittadinanza è solo un argine di cartone, insufficiente e inadeguato”. Così Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia, commenta le parole del ministro Lezzi sui dati ISTAT relativi alla povertà. “Non sono cifre imputabili a questo governo – prosegue l’esponente azzurro- ma la campagna elettorale è finita e non si può continuare a utilizzare l’illusione del reddito di cittadinanza come se fosse la panacea di tutti i mali. Il Sud e le Isole, che più di altre aree del Paese patiscono gli effetti della crisi economica, hanno bisogno di misure che vadano oltre l’assistenza, a cominciare da un fisco più giusto per le famiglie, per chi mette al mondo dei figli. Altrimenti oltre alla povertà continuerà ad aumentare il dramma dello spopolamento. E, anziché conquistare un consenso a buon mercato con il reddito di cittadinanza, sarebbe meglio defiscalizzare le assunzioni di giovani disoccupati, come proposto dalla coalizione di centro-destra. Da chi  riveste il titolo di ‘ministro per il Sud’ ci saremmo aspettati ben altre priorità, a cominciare dalla questione infrastrutturale. Per la Sardegna, che in un solo anno ha visto aumentare la povertà fino al 17%, c’è un solo strumento in grado di produrre nell’immediato uno shock positivo: il riconoscimento della zona franca integrale dell’isola. Quando si tagliano le tasse aumentano i consumi e con essi le produzioni e i posti di lavoro per realizzarle. Le ricette del movimento cinque-stelle sono la ripetizione delle vecchie pratiche della Prima Repubblica, le nostre – ha concluso Cappellacci- sono scelte politiche di cambiamento che non si ferma alle parole ma diventa azione”.