Una cosa per il momento è certa: Capoterra avrà un Beniamino come sindaco. Che sia Garau o Piga lo decideranno i cittadini il prossimo fine settimana. A pochi giorni dal voto abbiamo fatto due chiacchiere con il candidato del centrodestra (Lega, Psd’Az, Sardegna 2020) Beniamino Garau, 48 anni, architetto. Al primo turno ha ottenuto il 28,5%, di preferenze ma può contare sull’appoggio di Riformatori e Fratelli d’Italia, ma non di Forza Italia.
Come sta vivendo questi giorni, anche alla luce del test nazionale dei ballottaggi vinti dal centrosinistra?
Capoterra ha una storia a sé, molto diversa dal resto dell’Italia. Qui si sceglie il candidato sindaco e non i partiti che lo accompagnano.
A Capoterra c’è stata un’affluenza del 56%, più bassa rispetto alle precedenti elezioni (era stata del 62,8%). Colpisce anche poiché si tratta dell’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Perché secondo lei?
Sì è vero è stata bassa per Capoterra anche se più alta del dato nazionale. Mi sto spendendo molto per chiedere di andare a votare. Mi sento di dire che ho percepito forte disaffezione dei cittadini verso le istituzioni. Negli ultimi 10 anni c’è stata una politica lontana dalla gente, io ero tra quelli scontenti e per questo ho deciso di candidarmi. Non si è più parlato di famiglie, giovani, lavoro, la politica si è chiusa nel palazzo. Penso che i capoterresi meritino di più.
Può anticiparci qualche nome della nuova Giunta in caso di vittoria?
No, perché la nuova giunta sarà data da una scelta fatta con tutte le forze che si sono unite a noi. Abbiamo allargato la coalizione con Riformatori e Fratelli d’Italia, abbiamo sposato il loro programma per un rinnovo vero. Sarà un consiglio comunale rinnovato, dall’altra parte vediamo un volto giovane sì ma un’amministrazione fotocopia della precedente. Solo io posso veramente portare quel rinnovamento che i capoterresi meritano.
Capoterra è un paese molto vasto territorialmente, ma in realtà non c’è mai stata una vera coesione tra il centro e le lottizzazioni più periferiche ( Frutti d’Oro, Poggio dei Pini, Torre degli Ulivi). Cosa ne pensa?
Mi sono speso molto per risolvere questo problema, noi lo vogliamo affrontare. Anche per questo vorrei creare una delega alla coesione territoriale per queste aree dimenticate e ghettizzate in cui non si è mai programmato.
Ha sentito il Presidente Solinas in questi giorni? Il suo partito la sostiene
Non l’ho sentito, è molto impegnato, ma ci è stato comunque molto vicino.
Capoterra è un paese dove l’urbanistica ha dettato legge sul fronte economico: nel suo programma prevede nuovi insediamenti edilizi? Modifiche al Puc?
Sicuramente è necessario modificare il Puc che deve dare identità al paese, vestirlo di nuovo, con un piano urbanistico ragionato per far sì che si dia un vero indirizzo nuovo al paese anche sul fronte economico.
La nuova statale Sulcitana viene attesa dal 1997, anno in cui è iniziato l’iter. La 4 corsie è in fase di ultimazione proprio nei pressi di Capoterra. C’è però un paradosso: il tratto verso Cagliari non è previsto nella nuova strada. Lei da sindaco si batterà per il completamento o resterà monca?
Assolutamente sì. Ne so qualcosa in prima persona, sono vivo per miracolo dopo l’incidente avvenuto a febbraio dove ha perso la vita un giovane a bordo di un’altra auto. Punteremo sul potenziamento dei collegamenti, in particolare della linea Ctm. Avvieremo subito un dialogo con l’assessorato regionale dei Trasporti e la Città Metropolitana di Cagliari.
A proposito di Ctm, arriverà nelle lottizzazioni? A Frutti d’Oro, per esempio, lo aspettano da anni
Sì, se sarò sindaco glielo garantisco.
Tre priorità se sarà eletto sindaco.
E’ difficile per un uomo fuori dalla politica, devo capire cosa ha prodotti negli ultimi 20 anni il Comune, non conosco i bilanci, non so come si trovino ma le dico sicuramente: rilanciare il turismo, i trasporti che sono in una situazione di emergenza, e avviare subito una campagna di manutenzione del territorio, sperando di trovare risorse immediate.
Perché i capoterresi dovrebbero votarla quindi?
Perché sono l’unico vero rinnovamento, l’unica proposta alternativa a 20 anni di governo senza un progetto, una programmazione, dove c’è stata una totale chiusura del palazzo. Il mio compito sarà quello di restituire le chiavi del comune ai cittadini.











