Sono lontani gli anni in cui Alexia, Corona, gli 883 e tanti altri avevano infiammato la cittadina a suon di concerti e serate in musica: “Ora i nomi degli ospiti sono sempre gli stessi e non di pari spessore” espone Silvano Corda, consigliere comunale. Bisognerebbe osare di più, insomma, organizzare qualcosa più in grande anche per colmare la festa a luci soffuse di Cagliari che, con il capodanno diffuso, fa storcere il naso a tanti, soprattutto a chi alza lo sguardo a nord e ammira piazze che canteranno e balleranno con Mengoni, Gabry Ponte, Raf, Achille Lauro. È il momento giusto, insomma, per puntare in alto, per permettere a cittadini e avventori di scegliere di rimanere in “zona” senza dover percorrere centinaia di chilometri per trascorrere la notte più lunga dell’anno in piazza, tutti insieme a suon di tappi di spumante e risate per accogliere il 2026 in allegria. “Per Gigi D’Agostino il compenso è di 30 mila euro: un artista intramontabile, seguitissimo più che mai. Decine di migliaia di persone assistono alle sue esibizioni, un investimento per l’immagine del territorio e un introito non indifferente per ristoratori, commercianti e per tutto il settore turistico alberghiero”.













