Figuranti in costume, musicisti e auto d’epoca a fare da cornice ai matrimoni “made in Casteddu”. La proposta arriva dai banchi dell’opposizione, dal consigliere Gennaro Fuoco che da oggi aderisce al gruppo politico “Cagliari Futura”, e appoggiata da Filippo Petrucci, Meglio di prima non ci basta. “Cagliari ha tutte le potenzialità per puntare sul turismo matrimoniale – ha spiegato in Aula Gennaro Fuoco – Inoltre i nuovi servizi possono far entrare qualche soldo in più nelle casse comunali e offrire posti di lavoro”.
Le novità. Gli sposi avranno la possibilità di far partecipare alla cerimonia dei figuranti in costume tradizionale sardo, o con la divisa storica del Gonfalone comunale. Prevista l’animazione con musicisti, e l’ingresso in Municipio con auto storiche o di lusso. Cambia anche la durata della cerimonia, da 30 a 60 minuti. E poi c’è la consegna di un omaggio agli sposi: un piattino con lo stemma del Comune di Cagliari.
E la proposta, che ha avuto ieri il via libera del Consiglio comunale, fa tornare in auge la possibilità di celebrare il rito civile fuori dalle mura di Palazzo Bacaredda, tra le bellezze storiche della città. Una decisione che di fatto spetta alla Giunta, ma non mancano le proposte. Le torri pisane dell’Elefante e di San Pancrazio, ma anche i Giardini pubblici intorno alla Galleria comunale e il colle San Michele. E perché no, si potrebbe pensare anche al Poetto per un matrimonio in riva al mare. “Chiediamo alla Giunta di individuare il prima possibile altri siti istituzionali per celebrare le unioni civili”, ha precisato il consigliere Petrucci.