Cagliari, con la zona bianca aumenta il prezzo del caffè al bar: anche 1,40 euro al banco

Il prezzo medio? Un euro, ma dalle zone residenziali sino a via Roma in più di un caso la tazzina di caffè costa svariati centesimi in più. E, attenzione, il costo è al banco, non al tavolino


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“Un caffè macchiato, grazie”. Il costo a Cagliari? Anche 1,10 euro, ma si arriva a un euro e quaranta. Ed è difficile pensare che caffè o latte abbiano subìto un rialzo così marcato dai produttori. Più facile ipotizzare che, col ritorno in zona bianca, più di un barista abbia pensato di ritoccare il prezzo per cercare di recuperare i soldi persi durante i mesi delle restrizioni. E, attenzione, i prezzi si riferiscono al caffè consumato al banco, il servizio al tavolino non c’entra nulla. A San Benedetto, per esempio, in una caffetteria non distante dal mercato civico, l’aumento è stato di dieci centesimi netti, da un euro a un euro e dieci. Stessa marca del caffè servita ai clienti nei mesi precedenti, non c’è stato nessun cambio di brand. Bevi, vai alla cassa, paghi (e noti l’aumento) e te ne vai. In via Roma, sotto i portici, la tazzina più cara può arrivare anche a un euro e quaranta centesimi. E no, nemmeno in questo caso c’entra il servizio al tavolo. Se così fosse, il prezzo lieviterebbe ancora di più.
Stessa scena: caffè al banco, anche in questo caso il marchio servito è lo stesso proposto alla clientela nelle settimane rosse, arancioni e gialle, ma l’aumento c’è tutto, e si vede nello scontrino. E i clienti parlano, al punto che i titolari di altri bar di via Roma che hanno mantenuto i prezzi invariati (1,10 euro, comunque sopra la media) si lasciano scappare un commento: “Neanche fossimo in Costa Smeralda”.


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