Cagliari, Zola traballa: Zeman a un passo dal ritorno in rossoblù

Il tecnico boemo ha già dato l’ok dopo essere stato contattato dalla società: resterebbe anche in caso di retrocessione, con l’arrivo di Pavone come ds per un grande progetto tecnico di calcio spettacolo


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Traballa la panchina del Cagliari e in queste ore trova conferma la notizia di un possibile ritorno di Zeman al posto di Zola. Quella che sembrava una sparata mediatica in realtà ora è più di una ipotesi. Se il tecnico di Oliena uscirà sconfitto domenica nella gara spareggio col Verona, l’allenatore boemo ritornerà alla guida dei rossoblù. Le voci che arrivano dalla capitale confermano che mercoledì sera c’è stata una chiamata da parte della società del presidente Tommaso Giulini per sondare la disponibilità di Zednek Zeman ad un suo immediato ritorno a Cagliari. Non sono bastate le dichiarazioni di Francesco Marrocu a rasserenare l’ambiente. Il direttore sportivo ha smentito la notizia e ha confermato la fiducia a Gianfranco Zola ma la storia insegna che non sempre le sue uscite hanno trovato conferma con le azioni della società. E non aiutano certo i rumors provenienti dagli spogliatoi che parlano di un presidente infuriato dopo la sconfitta subita lunedì notte contro l’Inter, molto deluso per le scelte iniziali del tecnico e per la gestione dei cambi. In particolare Giulini non avrebbe digerito l’ingresso in campo di Ceppitelli al posto di Crisetig in un momento della gare in cui era necessario rimediare allo svantaggio e cercare il gol del pareggio.

La notizia del possibile ritorno del boemo ha scatenato la reazione dei tifosi preoccupati per le sorti del Cagliari che attualmente occupa il terz’ultimo posto con 20 punti a 4 punti dalla salvezza. Quella svolta auspicata dalla società, con l’arrivo della coppia Zola – Casiraghi, di fatto non c’è stata. Zednek Zeman non ce la fa a stare fermo, crede ciecamente in questa squadra e tornerebbe a piedi per riprendere il suo lavoro. A lui verrebbe offerta la garanzia di guidare la squadra nella prossima stagione anche in caso di retrocessione. Per realizzare il suo progetto arriverebbero a Cagliari i suoi collaboratori storici più stretti e fidati come il direttore sportivo e compagno d’avventura nel Foggia e nel Pescara, Peppino Pavone. La notizia ha messo in subbuglio la tifoseria e non sono mancate le reazioni positive di chi sperava da tempo nel ritorno del tecnico boemo.

Il progetto di Gianfranco Zola sembra essere fallito. Non c’è stata la reazione del gruppo e dopo le vittorie con Cesena e Sassuolo e il pareggio in trasferta ad Udine la squadra sembra ripiombata in uno stato di confusione. Gianfranco Zola non è riuscito a dare una fisionomia e a dare certezze al gruppo e molti gli rimproverano di essere troppo amico dei giocatori, di non essere super partes e di subire i condizionamenti dei giocatori più esperti. Ma la decisione della società lascia molte perplessità. Zola non merita di essere scaricato e delegittimato proprio alla vigilia di una partita che potrebbe essere quella decisiva per la salvezza del Cagliari. Il tecnico ha accettato un incarico ricco di insidie, è una persona onesta, seria e competente, forse non ha l’esperienza necessaria per gestire queste situazioni, e sta pagando a caro prezzo i limiti di una rosa priva di personalità, di un vero trascinatore, in campo e fuori, e l’assenza di un goleador. Il messaggio trasmesso dalla società ai giocatori per un ulteriore cambio della guida tecnica lascia spazio a due ipotesi: la prima potrebbe essere riconducibile ad un avvertimento e un richiamo al massimo impegno soprattutto per quelli che contestavano i metodi di lavoro di Zeman; la seconda ipotesi sembra diretta allo staff tecnico.

La notizia conferma che non ci saranno ulteriori prove d’appello per nessuno dopo l’ultima sconfitta casalinga. La svolta non c’è stata e i numeri parlano chiaro. Per restare in A servono almeno 5 vittorie. Per ottenere questo dovrebbe arrivare un allenatore che abbia personalità, esperienza e sappia trasmettere le giuste motivazioni alla squadra contro qualunque avversario. Zeman potrebbe essere l’uomo giusto se la società lo appoggerà, gli consegnerà le chiavi dello spogliatoio e gli darà carta bianca. Il calcio ha bisogno di una persona come il tecnico boemo, in un momento in cui il calcio italiano vive un momento delicato col Parma sull’orlo del fallimento e con Lotito che passa il suo tempo al telefono. La scelta del Cagliari di rimettere in gioco il boemo aiuterebbe il movimento a riprendere credibilità con un personaggio pulito.Il presidente Giulini sembra essersi ricreduto. Per Zeman sarebbe davvero una bella rivincita.


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