I controlli sui bus per il super green pass, a Cagliari? Inesistenti, o giù di lì. Stesso copione di quando bastava un tampone negativo per poter viaggiare sui mezzi pubblici: le verifiche latitano, a dirlo sono gli stessi passeggeri, “vaccinati” al punto di mostrarci la tessera che attesta le inoculazioni, che scendono dai pullman in piazza Matteotti. In pratica, un vaccinato potrebbe continuare a stare a poca distanza da un vaccinato, in barba alle nuove leggi del Governo Draghi. “Ho il green pass, sto arrivando da Quartu, ho fatto la terza dose alla Fiera”, dice Renato Farci, mostrando il tagliando che certifica l’immunizzazione: “Non mi hanno chiesto niente. Siamo in Italia, non ci sono controlli e non devo mica avvicinarmi all’autista. Da lunedì sino a oggi ho preso il bus già tre volte, non mi hanno mai chiesto nulla. Non si fa così, i controlli ci devono essere, sono pagati per farli. A bordo c’erano quindici persone. Se lei mi cerca per andare a lavorare, io o ci vado o non ci vado”. Stesso discorso per chi è deputato a fare i controlli.
Un altro passeggero, Giorgio, 63enne cagliaritano, è netto: “Ho tre dosi di vaccino, non mi hanno chiesto il green pass. Sono d’accordo sul fatto che possano prendere i bus solo vaccinati o guariti, il Covid è una piaga da risolvere, ci sono centinaia di morti al giorno. L’assenza dei controlli non va bene, se vogliono il green pass rafforzato è chiaro che devono anche verificare. Qui a Cagliari non controllano, nel resto d’Italia sì. Basta vedere i pullman, entrano i controllori per le tessere o i biglietti di viaggio, a me la certificazione verde non è stata mai richiesta”.











