Viale Sant’Avendrace a Cagliari è una bolgia, ma non quella alla quale, negli ultimi mesi, sono stati abituati commercianti e residenti. Il Comune ha fermato tutti i lavori, il senso unico votato a maggioranza da chi vive o lavora nel viale è stato cancellato dopo il “no” di Arst e Ctm. I pullman hanno bisogno del doppio senso, passare in altre strade non è conveniente. Tutto da rifare, quindi, dopo mesi tra betoniere, ruspe e martelli pneumatici restano solo i ricordi del passaggio degli operai. E il futuro del viale è un grosso punto interrogativo. I negozianti si ritrovano tra “crateri” non sistemati, parcheggi da cercare col lumicino e una doppia fila a tutte le ore. Serafina Mura, ristoratrice, 49 anni, è tra gli imprenditori che denuncia di aver subìto più danni: “Devo spostare i new jersey per poter parcheggiare l’automobile”, racconta, mentre a fatica trascina uno dei blocchi di plastica, riempiti con l’acqua, davanti al suo bistrot: “Ci sono le auto in doppia fila, un parcheggio è sparito per una fioriera e i miei clienti continuano a chiedermi quando leveranno le transenne. I lavori bloccati creano tantissimi disagi, i portici sono sempre al buio. Il mio stato d’animo è pessimo, questa zona non è rivalutata”, tuona. Il Comune dovrà pensare a una soluzione: “Non ho votato per il senso unico, preferisco il doppio senso. Non c’è più visibilità, i mastelli sono ovunque e non so davvero cosa dire, è solo una zona vuota. Non ci sono persone che passeggiano, passano solo auto. I mesi di lavori, oggi fermati, sono una beffa: per me era meglio prima, sono contraria alle piste nel viale. Prima mettete in sicurezza la viabilità, i ciclisti possono passare in via Santa Gilla. Ho avuto un calo dell’80 per cento degli affari tra lavori, Covid e un nulla di fatto per darci qualche agevolazione. I lavori hanno creato solo danni”.
Nel viale, da decenni, lavora anche Silvio Vannicola, storico verduraio: “Lavori? Tutto fermo, li hanno boccati lasciando il traffico in tilt. È un caos, molti miei colleghi sono in difficoltà e ho disagi anch’io. Qui la strada è sfondata, c’è una transenna che è stata messa solo dopo che una persona è caduta”, racconta. Senso unico o doppio senso? “Per me l’importante è che il traffico cammini, con due bus si blocca tutto il viale. Senza parcheggi Sant’Avendrace è finita. Le piste ciclabili? Si devono mettere ma non ci sono biciclette, ne vedi uno ogni due giorni. Fosse per me le metterei solo da un lato solo”, osserva il verduraio, che deve fare i conti con le casse quasi vuote: “Calo d’affari, il Comune finisca i lavori e faccia le cose ben fatte. A volte vengo col furgone, devo lasciarlo lontano dal viale perchè non c’è posto. Sono arrabbiato per i lavori bloccati, siamo in Italia: si inizia un progetto ma non lo si finisce”.








